Storie di Calcio

28 Febbraio 1982: lo strepitoso gol di Massaro contro l’Avellino

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“Fiorentina: due colpi e due centri”

La notizia del vantaggio della Juventus a Cagliari aveva fatto svegliare la Fiorentina dal torpore. La squadra di De Sisti, sempre più lanciata verso uno Scudetto all’inizio impensabile, aveva iniziato l’incontro del Partenio con il freno a mano tirato.

L’aggressività dei lupi di Irpinia ci aveva messo il resto, incatenando la manovra viola in un groviglio tattico da cui sembrava difficile uscire.

Nella prima frazione di gioco il grande protagonista era stato Giovanni Galli ed il suo tempismo da portiere talentoso. Vierchwood ci aveva messo il resto, fermando le sgroppate dello scoppiettante Juary.

Dopo un primo tempo a rete inviolate, quando tutto lasciava presagire un pareggio, ecco la svolta decisiva. Bertoni, che poco prima era stato fermato in area da uno sgambetto di Di Somma, non sanzionato dall’arbitro Barbaresco, riuscì ad eludere la sorveglianza di Ferrari e a battere Tacconi con un tiro forte e preciso.

Il raddoppio nemmeno un quarto d’ora dopo. Il giovane Massaro, scattante e generoso come sempre, dopo un rimpallo all’altezza del centrocampo, si involò palla al piede verso la porta dell’Avellino. Due avversari saltati nei primi dieci metri, lungo la linea laterale, con una velocità impressionante ed un allungo che lasciò sorpreso anche l’accorrente Rossi. Il primo tiro fu respinto da Tacconi, il secondo si infilò sul palo più lontano grazie ad un preciso tocco di esterno destro.

L’Avellino, nonostante una prova tutta pressing e volontà, riuscì’ ad accorciare con un colpo di testa di Facchini su calcio d’angolo.

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