Storie di Calcio

4 Febbraio 1962: la sfavorita Inter di Herrera batte il fortissimo Milan di Rocco

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“Viola e rossoneri avrebbero dovuto staccare con semplicità l’Inter e invece …”

Guai a chiamarle favorite perché molto spesso il pronostico finisce per muoversi in senso contrario. Guai a chiamarle favorite specie se si parla di derby, magari quello di Milano dei mitici anni ’60.

Il 4 Febbraio del 1962 uno Stadio di San Siro gremito in ogni ordine di posto assisteva alla stracittadina che, di fatto, avrebbe fatto da spartiacque tra la vecchia epoca e quella dei trionfi targati Rocco ed Herrera. Il Milan del paron era l’indiziato principe per una vittoria destinata a far continuare l’incredibile striscia positiva fatta di sette successi in sequenza. L’Inter, non ancora grandissima, avrebbe dovuto avere il compito di vittima predestinata, non all’altezza dei cugini proiettati verso lo Scudetto.

E invece …

A San Siro c’era una folla impressionante, con 95.000 presenze tra paganti, abbonati, giornalisti etc etc etc. Un incasso record di quasi 123 milioni, di cui 58 destinati al Milan ospitante.

L’allenatore triestino, forse consapevole della sapienza tattica del suo collega argentino, aveva deciso di cambiare quello schema di gioco che era stato in grado di portarlo sulla vetta della classifica. Rivera spostato all’ala e Sani lasciato da solo al centro della fase offensiva, con Trapattoni e Radice pronti a dare il supporto decisivo con le loro scorribande inarrestabili. Quello che non aveva calcolato Rocco, però, era la giornata di grazia dell’onnipresente Bicicli, tenacissimo nel contrastare lo stesso Sani e nel renderlo nervoso (tanto da spingerlo a sferrargli un pugno sul naso) e quasi inoffensivo.

L’Inter riuscì a passare in vantaggio con un fortunoso gol di Morbello sul finire del primo tempo, dopo un rimpallo vicino alla porta difesa da Ghezzi. Il raddoppio, poi, quasi sul finire dell’incontro, con una azione di rara bellezza del talentosissimo Luisito Suarez, abilissimo a smarcarsi in area e a trafiggere l’estremo rossonero con un fendente potentissimo.

A fine partita Rocco ammise la sconfitta, senza trincerarsi dietro l’infortunio prematuro di Radice:

“Abbiamo giocato una partita da morti. Loro hanno giocato una partita da uomini. Bravi quelli dell’Inter, bravo anche l’arbitro, tutti bravi tranne noi”

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