GLIEROIDELCALCIO.COM (Francesco Quattrone) – Il 5 luglio di 30 anni fa il Milan ha chiuso una trattativa di mercato lunga, complicata ma con il lieto fine. Infatti, a Milano arriva Zvonimir Boban.
Galliani, alla Gazzetta dello Sport del 5 luglio 1991, spiega il piano e il colpo messo a segno: “Firma un impegno con noi. Suo padre parte per Zagabria: va alla Dinamo a prendere l’autorizzazione. Così la Dinamo ci consentirà di far giocare Boban in Italia: nelle amichevoli subito, in campionato dal 30 giugno 1992 (quando scade il contratto) o dal giugno ’93 ( se varrà ancora la regola dei 25 anni). Per quattro anni”
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Uno dei tanti capolavori di Ariedo Braida e Adriano Galliani, in questo caso non era assolutamente facile portare al termine l’operazione ma la “testardaggine” e soprattutto la consapevolezza di trovare un degno sostituto futuro di un certo Ruud Gullit erano diventate l’obiettivo primario. Il campione olandese approva la scelta fatta ed esalta l’acquisto: “Avete fatto bene, molto bene”
Il Milan era abituato a vincere e voleva continuarlo a farlo, per tale motivo servivano i giusti tasselli da inserire nello scacchiere rossonero senza cambiare l’identità vincente: sia in Italia ma principalmente in Europa, l’habitat perfetto della corazzata milanista.
L’arrivo di Boban ha permesso tutto ciò, di non alterare la forte base anzi aggiungere quel qualcosa in più tanto da alzare ancora l’asticella.
Una svolta clamorosa nel dietro le quinte arrivata così come l’accordo tra le due parti. L’asso della Dinamo Zagabria è pronto per l’avventura rossonera, cercata, voluta e realizzata contro anche le regole fissate nel contratto con il club croato. All’amore non ci si può fare nulla.
L’impatto di Boban è positivo fin dall’inizio tra sorrisi e quella foto con la Coppa dei Campioni che poi alzerà sul campo. Quel giorno era già tutto programmato il futuro, il Milan ancora una volta ci ha visto lungo.
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