Storie di Calcio

9 Giugno 1991: la Roma vince la sua settima Coppa Italia

GLIEROIDECALCIO.COM (Andrea Gioia)

Il 1991 era stato un anno particolare, necessario per smaltire le scorie di un Mondiale casalingo ingiustamente sfuggito al cannibalismo italiano di tutto il decennio ’80.

L’ultimo Scudetto di un calcio romantico, vinto meritatamente da una compagine costruita sulla base di un progetto, quello del visionario e passionale Mantovani, presidente gentiluomo di una Sampdoria operaia e talentosa. 

Prima di entrare nella stagione che avrebbe portato alla sfortunata finale di Wembley del 1992, gli uomini di mister Boskov avevano il dovere di vincere l’ennesimo trofeo di una annata incredibilmente redditizia. La Coppa Italia, la coppa da cui tutto era partito quasi un quinquennio prima; di fronte, una Roma che si affacciava ai ’90 speranzosa come non mai, ma orfana del suo condottiero, quel Dino Viola che l’aveva prelevata più di 10 anni prima e portata dall’essere la “rometta” alla corazzata irresistibile. Il presidente era scomparso all’inizio di quell’anno e quel trofeo avrebbe finito per rappresentare il premio ai sacrifici e alla dedizione di un uomo simbolo.

L’andata, giocata il 30 Maggio, in un Olimpico stracolmo e con Bruno Conti come tifoso d’eccezione (la sua partita d’addio al calcio era stata disputata appena una settima prima), aveva consegnato agli almanacchi un inaspettato 3-1 a favore dei ragazzi di Ottavio Bianchi, bravi a capitalizzare le occasioni grazie a Voeller e a Berthold.

Il 9 Giugno il ritorno. Stadio Marassi ancora traboccante di entusiasmo per l’alloro nazionale, il primo e unico della storia blucerchiata. Un incontro teso e difficile, con la Samp votata all’attacco e la Roma più propensa alle ripartenze.

Finirà con un pareggio non molto entusiasmante, figlio dell’ennesimo rigore di Voeller (dopo un nettissimo fallo di mano di Mannini) e di un autogol di Pluto Aldair.

Sarà il settimo sigillo in Coppa Italia, il quinto in dodici anni per i giallorossi. Donna Flora, vedova di Dino Viola, alzerà il trofeo prima del giro di campo di Giannini e compagni.

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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