Storie di Calcio

12 Giugno 1980: inizia l’Europeo casalingo per la Nazionale italiana

(GLIEROIDELCALCIO.COM di Andrea Gioia)

Il 12 Giugno del 1980, la nazionale italiana iniziava la sua avventura europea affrontando la Spagna.

Un torneo giocato in casa che si sarebbe dimostrato molto diverso, soprattutto dal punto di vista della qualità e dell’appeal, da quello del Mondiale del 1990.

L’Italia aveva ottenuto l’assegnazione della manifestazione soltanto tre anni prima, nel 1977.

Fu la prima volta della partecipazione di otto squadre al torneo finale, con la squadra di casa ammessa d’ufficio e le altre sette inserite nei gironcino dopo aver affrontato una qualificazione.

Oltre agli azzurri, ci furono la Germania, la Cecoslovacchia, l’Olanda, la Grecia, il Belgio, l’Inghilterra e la Spagna.

Proprio gli iberici furono gli avversari nella partita del 12 Giugno.

A dire il vero l’Italia ci arrivò molto scarica a quell’appuntamento e a quella partita d’esordio.

La nazionale di Bearzot aveva vissuto in prima linea lo scandalo del calcio scommesse, partendo proprio dai fatti del 23 Marzo di quell’anno, giorno in cui alcuni protagonisti vennero prelevati dai Carabinieri direttamente sul terreno di gioco.

Paolo Rossi e Bruno Giordano, assi di una squadra spartiacque tra la bellezza del ’78 e la concretezza dell’82, furono capri espiatori in quel contesto di accuse e pettegolezzi.

E così, uno striminzito e poco spettacolare 0-0, segnò l’avvio di un torneo destinato a cadere nel dimenticatoio.

Quel giorno il Meazza di Milano riuscì ad ospitare soltanto 46.000 spettatori.

La Spagna giocò senza dubbio molto meglio, con un gol annullato a Satrustuegi e una traversa del sempre pericoloso Juanito.

Ma il risultato, seppur già decisivo per via delle pericolose avversarie nel girone, non cambio fino alla fine; la mossa che probabilmente bloccò gli spagnoli, infatti, fu la marcatura dell’arcigno e ruvido Benetti su Quini.

L’avventura degli azzurri si concluderà nove giorni dopo, il quel San Paolo di Napoli che sarà teatro di una sconfitta ai rigori dopo una interminabile serie conclusa 9-8 per la Cecoslovacchia nella finale per il 3° posto.

L’Europeo lo vincerà, tanto per cambiare, la Germania; un 2-1 sul sorprendente Belgio con doppietta di Hrubesch.

L’Italia si consolerà con il mondiale di due anni più tardi. Ma questa è un’altra storia.

 

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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Andrea Gioia

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