(ILQUOTIDIANODELSUD di Piero Mei – Foto AVVENIRE)
[…] Luis Vinicio […] voleva metter su una squadra d’ispirazione olandese, calcio totale e libero, e Vendrame del Lanerossi Vicenza, con quel talento senza limiti, gli sembrava l’uomo ovunque giusto. O’Lione, se professava la libertà vigilata in campo, era anche di disciplina tedesca fuori, fino al monachesimo. Le due cose con Vendrame di scontravano e si scontrarono anche loro due. […] I maligni raccontarono che più che l’incontinenza sessuale in sé e per sé, quello che fece reagire Vinicio fosse che la stessa incontinenza si fosse manifestata verso una modella cui O’Lione faceva il tifo.
[…] Vendrame […] aveva anche cedimenti sentimentali, come la volta che avendo fatto un tunnel a Rivera lo andò a cercare a fine partita per chiedergli scusa: Gianni era un idolo di gioventù. Un’altra volta s’era appena comprato un cappotto firmato ma, uscito da un negozio di moda, era inciampato in un senzatetto che batteva i denti. Si sfilò il cappotto e lo lasciò al poveretto.
[…] “Se morissero tutte le persone che con la mente ghost ucciso sarebbe una carneficina, me compreso”.
[…] Fu scoperto calciatore a 13 anni dal medico sportivo dell’Udinese, che girava per i campetti dei ragazzini del Friuli a scovare talenti. […] In una partita decisiva per le sorti dell’Udinese gli offrirono 7 milioni per un biscotto di tranquillità, reti inviolate. Okay. Appena in campo i tifosi bianconeri lo riempirono di fischi. Si rivendico mangiandosi il biscotto e segnando due gol. La differenza tra le 44 mila lire dei due punti e i 7 milioni della combine fu colmata dalla soddisfazione.