I biancorossi emiliani furono costituiti nel 1909 e annoverano diverse presenze nelle categorie professionistiche nel cui ambito ha anche disputato un campionato di serie A nella stagione 2015 – 2016. Il Carpi, negli anni Ottanta e Novanta, hanno utilizzato gagliardetti che riporta vano uno stemma costituito da uno scudo in campo bianco con due strisce orizzontali rosse nonché un ancile che conteneva lo stemma comunale che ritrae una pianta di carpino sradicata alla cui sommità è presente un falcone ad ali spiegate.
Carpi anni ’90
Negli anni duemila, si registrarono, anche a seguito dell’adozione di un nuovo stemma, alcune piccole varianti nei gagliardetti. Infatti, agli inizi del duemila il gagliardetto presentava il nuovo scudo societario in campo bianco, riportante all’interno, in alto, la denominazione del club e in basso tre linee rosse che si affiancano al tradizionale stemma cittadino sulla destra.
Anni 2000
I gagliardetti del Carpi negli anni 2010
In seguito, tale versione venne trasformata in una con sfondo a partitura bianco e rossa, con lo stemma al centro e del tutto analogo al precedente. Prima di passare alla versione attualmente in uso i gagliardetti del Carpi furono realizzati con sfondo a sfumature bianche e rosse, stemma tradizionale posto al centro mentre in basso, a lettere rosse, trovava posto la dicitura F.C. Carpi 1909. Infine, l’ultima versione rispetto alla precedente riporta uno sfondo bianco con tre linee rosse nonché il consueto stemma al centro.
2023-20242024-2025
Nel 2021 la Società venne esclusa dai campionati a causa di inadempienze finanziarie ed il retaggio, i colori e lo stemma della storica Società fondata nel 1909 vennero adottati da un nuovo sodalizio che nel mantenere i colori societari preferì far fregiare i propri gagliardetti dal simbolo di una testa di falco “ereditato” dalle insegne cittadine.
Per tale motivo nelle ultime due stagioni (2023 – 2024 e 2024 – 2025) sui gagliardetti del Carpi compare la testa di un falco.
Marco Cianfanelli
Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.