Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

I gagliardetti d’Italia: l’Asti

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Il gagliardetto, di una squadra del Piemonte: l’Asti 

La squadra piemontese utilizza per tradizione un gallo come simbolo, oltre ai colori bianco e rosso presenti anche nello stemma cittadino. Storicamente, il gallo viene utilizzato quale simbolo delle libertà comunali e non solo. Infatti, la leggenda narra che Papa Nicolò I fece ergere, nella metà dell’800 a. c., sui pinnacoli più alti delle cattedrali, dei galli a ricordo dell’episodio del rinnegamento di Pietro. Rappresentava un monito, per i fedeli, a significare che nessuno poteva considerarsi esente da peccato. Oltre la leggenda la realtà vede sempre, nei gagliardetti astigiani, il simbolo del gallo abbinato con i colori bianco rossi ovvero dello stemma cittadino con la croce bianca in campo rosso raffigurata sui gagliardetti utilizzati, alla fine degli anni Sessanta, dall’Asti Ma.Co. Bi. Sodalizio nato nel 1968 dalla sinergia tra l’Asti ed un’ulteriore compagine locale il G.S. Ma.Co.Bi. squadra in cui iniziò la sua carriera Giancarlo Antognoni.

 

Negli anni Settanta e anche in tempi più recenti, i gagliardetti si presentavano in campo rosso con un gallo al centro. Particolare, invece, l’esemplare realizzato a seguito di una delle tante fusioni che contraddistinsero la storia della squadra. Infatti, sospinta anche dalla volontà degli sportivi locali, nel 1980 avvenne la fusione tra l’Unione Sportiva Torretta e l’Asti. Un nuovo sodalizio che assunse la denominazione di Asti Torretta Santa Caterina che volle anche essere l’espressione di due borghi locali. Il relativo gagliardetto si presentava in campo rosso crociato, a richiamare lo stemma della città, e comprendeva l’immagine di un gallo interposto tra altri due simboli cittadini quali la Torre dell’orologio e la cosiddetta Torre rossa presente nel borgo di S. Caterina.

GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli)

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