La Penna degli Altri

La favola dell’Hapoel Tel Aviv nella Coppa Uefa 2001/2002

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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan)

Il sito Media Politica racconta la bella storia dell’Hapoel Tel Aviv nella Coppa Uefa 2001 – 2002. Di seguito un estratto.

[…] C’è poco da fare: nella mente e nel cuore di tifosi ed appassionati di calcio restano le imprese delle grandi squadre, scandite dalle prodezze dei fuoriclasse, ma anche le gesta di formazioni minori che hanno provato ad arrampicarsi fino in vetta pur senza la necessaria attrezzatura. Caso emblematico è quello dell’Hapoel Tel Aviv, inatteso protagonista della Coppa Uefa 2001-2002.

[…] L’Hapoel Tel Aviv nell’estate del 2001 è reduce dal secondo posto in campionato alle spalle del Maccabi Haifa e dalla vittoria nella coppa nazionale, e si prepara ad affrontare la Coppa Uefa, competizione in cui la squadra guidata dal tecnico Dror Kashstan vuol ben figurare, pur non coltivando particolari ambizioni in una manifestazione che ospita club blasonati come Inter, Milan, Borussia Dortmund, Chelsea e Paris Saint Germain, nonché i concittadini del Maccabi. […] Il turno preliminare mette di fronte gli israeliani ai modesti armeni dell’Ararat che vengono agevolmente sconfitti per 2-0 in casa e per 3-0 a Tel Aviv, risultati che qualificano l’Hapoel al primo turno, previsto per il mese di settembre e nel quale il sorteggio affianca gli uomini di Kashtan ai turchi del Gaziantepspor in una sfida che spaventa non poco l’Uefa per i rapporti fra i due paesi. Le due sfide sono tirate, a Tel Aviv l’Hapoel vince 1-0, in Turchia la gara termina 1-1 e qualifica gli israeliani.

[…] Hapoel Tel Aviv-Chelsea del 18 ottobre 2001 è la classica sfida dalla previsione scontata: inglesi favoritissimi e preoccupati più dai rischi territoriali. […] Invece la gara è più dura del previsto e resta inchiodata sullo 0-0 fin quando gli israeliani benificiano di un calcio di rigore poi trasformato dal difensore capitano Shimon Gershon; il Chelsea si getta all’assalto del pareggio ma viene colpito ancora da Clescenco che fissa il punteggio sul clamoroso 2-0 a favore dell’Hapoel.

[…] L’Hapoel inizia meglio la gara a Stanford Bridge e va in vantaggio con Osterc, blindando la qualificazione e rendendo al Chelsea l’impresa una montagna impossibile da scalare; il pareggio di Zola nel secondo tempo non fa che accrescere i rimpianti degli inglesi, clamorosamente eliminati al secondo turno.

[…] Sulla strada degli uomini di Kashtan c’è ora il Parma. […] Il Parma va letteralmente nel pallone, il gioco dell’Hapoel è semplice ma organizzato e redditizio, i gol di Osterc e dell’ungherese Pisont rendono vana la rete degli emiliani firmata da Bonazzoli, in quanto il 2-1 qualifica gli ospiti, la vera rivelazione di una coppa che ora guarda con ammirazione e consapevolezza quella squadra in grado di fare così strada pur con un organico inferiore rispetto alle avversarie affrontate. Il tecnico israeliano parla di lavoro, non si pone limiti e non si spaventa neanche di fronte al nome del club che l’Hapoel si troverà di fronte ai quarti di finale: il Milan.

[…] Il 21 marzo 2002 a San Siro non c’è il pubblico delle grandi occasioni. […] L’impresa non riesce, il Milan porta a casa qualificazione e semifinale, ma la copertina della serata è comunque per gli israeliani, applauditi dai propri tifosi, delusi ma orgogliosi di una cavalcata sensazionale e forse irripetibile. […] L’Hapoel esce a testa altissima dalla Coppa Uefa e ad oggi resta la squadra israeliana ad aver fatto più strada in una coppa europea, un primato attualmente difficile da eguagliare o superare.

 

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Foto MEDIAPOLITIKA

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