Storie di Calcio

I 60 anni di Carlos Valderrama, il Pibe della Colombia

Published

on

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

Sii Colombia, sii Colombia

Quando il 5 Settembre del 1993 si gioca una partita decisiva per la qualificazione al Mondiale del ’94, lo Stadio Monumental di Buenos Aires è una bolgia piena di ottimismo e fiducia. Mancherà anche Diego, ma la formazione guidata dal sapiente Basile ha tutte le carte in regola per battere la Colombia dello stratega Maturana.

E invece, in quella serata di 28 anni fa, i cafeteros sfornano una delle migliori prestazioni della loro storia, guidati da un attacco veloce e da un regista dalla folta capigliatura bionda.

Quel numero 10 con la fascia di capitano si chiama Carlos Valderrama ed è un 32enne con i piedi fatati. Ha guidato la sua nazionale fin dal 1985 e racchiude le caratteristiche del fuoriclasse sopra le righe.

Le sue prime esperienze con il mondo del pallone risalgono all’inizio del decennio, anche se diventeranno marcatamente importanti proprio a partire dall’anno dell’esordio con i gialli di Colombia; stagione tra le migliori con il Deportivo Cali, accanto Bernardo Redin, colui che sarà tra gli attaccanti con i quali riuscirà a trovare maggiore ispirazione.

Nel 1987, poi, arriverà anche il primo dei due premi come miglior giocatore sudamericano.

Un tipo speciale il grande Valderrama, simbolo di una squadra sotto molti aspetti fortissima e, però, incapace di dimostrare l’effettivo valore in campo. Il Mondiale di Italia ’90, in quell’atmosfera di festa e colori, venne abbellita anche da quel biondo che calcava i campi da gioco del Belpaese, con quella sua andatura caracollante, a volte anche lenta, ma sempre efficace.

Il calcio europeo avrà l’onore di vederlo tra i suoi protagonisti soltanto per un breve periodo: la prima parentesi sarà francese, con il Montpellier, la seconda spagnola, con il Valladolid.

Resteranno una Coppa di Francia nell’anno del torneo iridato e diciassette presenze con la compagine spagnola, nella stagione guidata dal mitico Maturana e tra le cui fila militavano Higuita e Alvarez.

Carlos Valderrama ha finito per rappresentare l’icona del calciatore particolare. L’immagine eccentrica di un campione raffinato e speciale.

più letti

Exit mobile version