Il Dukla Praga nell’immaginario dei calciofili riconduce immediatamente alle imprese della squadra che dominò il calcio cecoslovacco per vari decenni ma pochi sanno il motivo della scelta di tale nome.
Esso infatti è riferito ad una cruenta battaglia, la battaglia del Passo di Dukla (località sita nei Carpazi al confine tra la Polonia e la Slovacchia), che ebbe luogo nella Seconda Guerra mondiale tra l’Esercito tedesco e quello russo, nelle cui fila prestava servizio un’unità composta internamente da volontari cecoslovacchi agli ordini del Generale Svoboda successivamente Presidente della Cecoslovacchia.
Per doveroso rispetto della storia del club và detto che alla fondazione, nel 1948,venne assunta la denominazione diArmadni Telovychivny Klub (Club di Ginnastica dell’Esercito) che venne poi declinata, nel 1953, in Ustrednial dum Armada (Casa Centrale dell’Esercito).
L’Esercito come minimo comune denominatore con il privilegio di poter avere, grazie ad una norma introdotta dalla federazione calcistica cecoslovacca dopo la Seconda Guerra mondiale, l’autorità di acquisire automaticamente qualsiasi calciatore che aveva prestato servizio nell’Esercito.
Ecco spiegato il motivo per cui il Dukla riuscì, dopo i numerosi successi nazionali, ad acquisire fama a livello internazionale anche se non riuscì a trionfare in nessuna competizione continentale.
Il massimo risultato fu, infatti, la semifinale della Coppa dei Campioni della stagione 1966 – 1967 battuta dal Celtic che poi si aggiudicò il trofeo. Nel 1996 la squadra cessa di esistere con il titolo sportivo, ma non l’eredità calcistica ed i trofei vinti, che transita al FK Příbram.
Il gagliardetto presentato oggi riporta lo stemma con tre cerchi aggregati ed all’interno il nome Dukla.
Sotto di esso la scritta, molto utilizzata anche nei gagliardetti dell’allora URSS, “Dagli atleti dell’Esercito Cecoslovacco”, l’anno di riferimento (1963) ed un curioso disegno raffigurante una pianta con foglie.
Sul retro gli immancabili colori del vessillo nazionale una tradizione tipica dei gagliardetti cecoslovacchi sin dagli anni Venti.
A differenza dei gagliardetti utilizzati nei decenni successivi questo esemplare non riportava il nome Praga, come nell’esemplare nella foto a seguito, che riprendeva l’iconico stemma presente sulle divise da gioco quelle tanto note da diventare un’icona dopo che una band rock inglese (gli Half men Half biscuit) lanciò il surreale motivo “All I want for Christmas is a Dukla Prague away kit”.
Un gagliardetto utilizzato nei primi anni Settanta
In conclusione, non possiamo dimenticare un cenno a Josef Masopust che del Dukla Praga è stato una bandiera, primo giocatore dell’Est Europa ad aggiudicarsi, nel 1962, il Pallone d’oro di France Football.
Otto campionati cecoslovacchi, tre coppe nazionali hanno contraddistinto la carriera di questo campione che anche con la maglia della nazionale arrivò a livelli mai raggiunti come la finale della Coppa del mondo nel 1962 persa contro il Brasile riuscendo a segnare l’unico gol per la Cecoslovacchia.
Masopust solleva al cielo il pallone d’oro vinto nel 1962
GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli)
Marco Cianfanelli
Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.