La Penna degli Altri

La parentesi italiana di Ibrahim Ba

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(QUATTROTRETRE.IT di Davide Morganti – Foto WIKIPEDIA)

Il sito Quattro Tre Tre, ripercorre la carriera italiana di un’ala destra francese che trovò poca fortuna nel Milan di fine anni ’90: Ibrahim Ba.

[…] Ibrahim, giunto al Milan dal Bordeaux, spesso viene ricordato per una frase di Ancelotti quando, nel 2008, prima di uno scontro col Napoli, dichiarò di averlo convocato perché gli stava simpatico. Una frase insolita, nuova, che non ha nulla a che fare con il calcio e lo sport, è una convocazione umanistica, fatta alla persona e non all’atleta, va oltre la partita, il risultato, è un atto di insubordinazione verso un sistema che ritiene solo ciò che è funzionale.

[…] Ba è un calciatore atipico, si muove tra fine e inizio millennio, passo lungo, felpato, ottimi cross (almeno nel suo primo anno al Milan), ritmo, tanta energia; piace tantissimo alle persone, è istrionico, buono, estroverso. […] Quando arriva Zaccheroni in panchina Ba frana tra le riserve, giocando poco e male, diventando un’ombra in quel Milan che vinse lo scudetto. Non c’era più il calciatore che aveva fatto esclamare a Berlusconi, dopo averlo visto in amichevole contro il Monza, che era come un Beaujolais noveau, il vino novello prodotto nei pressi di Lione; il frizzante Ibou stava svanendo.

[…] La malinconica parabola di un calciatore durato pochissimo, solo alcune partite, quando pareva avviato a essere un campione.

 

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