le pillole di antonio capotosto

Inter vs Torino – Storie di Ex… Piero Ferraris

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto) – Scrivi Romeo Menti e Franco Ossola e pensi alle ali del Grande Torino. Insieme a ‘Volpina’ e al ‘Franco tiratore’ varesino vi era un altro esterno di rilevanza in quella squadra: Piero Ferraris, approdato al Filadelfia nel 1941 dopo cinque stagioni all’Ambrosiana Inter. In nerazzurro conquistò due scudetti e una Coppa Italia. Il 2 giugno di ottant’anni fa realizzò lui il gol decisivo nello scontro diretto con il Bologna, regalando al Biscione il quinto tricolore. Di lui il giornalista Gianni Montanari scrisse: “Lo chiamano il lupo, all’Ambrosiana. Un soprannome azzeccato sul prato dell’Arena, così tutto bruno, velocissimo, selvaggio quasi nello scatto, nel battere l’avversario, nel saettare a rete con quella sua famosa zampata di sinistro, pareva veramente un lupacchiotto eternamente affamato, in cerca di prede. Sulla sua maglia nerazzurra cuce due scudetti e uno dei due con ben maggiore soddisfazione se non merito perché la palla che piega sul palo il Bologna portava la sua firma. Ai due tricolori aggiunge anche una Coppa Italia. Lucidità di gioco, prontezza di riflessi, impostazione dell’azione veramente entusiasmante”. In granata vinse quattro campionati e una coccarda tricolore. Nel 1948 si trasferì al Novara, dopo che Ossola gli tolse il posto di titolare fisso. Con la Nazionale conquistò il titolo iridato nel 1938: una sola gara in quel Mondiale, con tanto di gol.

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