La Penna degli Altri

Il ricordo di Luigi Bonizzoni, il grande scopritore di talenti

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(LOPINIONISTA.IT di Daniela Asaro Romanoff)

Il sito L’OPINIONISTA.IT pubblica una intervista al figlio di Luigi Bonizzoni, un grande uomo di calcio. Ecco uno stralcio.

[…] Luigi Bonizzoni ha fatto vincere al Milan lo scudetto del 1959, in squadra aveva un giocatore triestino: Cesare Maldini. Possiamo lanciare un appello al figlio Paolo, che è l’attuale dirigente del Milan, affinché Luigi Bonizzoni sia ricordato di più?

[…] “Papa ha sempre stimato molto la famiglia Maldini. Sarei davvero onorato se venisse realizzata un’iniziativa per ricordarlo. All’epoca papà è stato il più giovane allenatore per molti anni. In seguito parecchi suoi giocatori hanno intrapreso con successo la carriera di allenatore, tra cui anche Cesare”.

[…] Tuo padre aveva allenato il Lecce ed altre squadre, ma il suo grande amore è sempre stato il Milan. Fu molto amico del grandissimo giornalista e scrittore Gianni Brera, si conoscevano fin da ragazzini, ti parlava di questa amicizia?

[…] “Purtroppo devo essere sincero, papà, nonostante la soddisfazione di aver giocato in squadra, allenato il Milan e aver vissuto quella emozione intensa della vittoria, mi diceva che dal punto di vista professionale non poteva avere la debolezza di nutrire una passione solo per una squadra e tra l’ altro, non ci crederai, ma da piccolo era tifoso dell’ Inter… Mentre per quanto riguarda Brera, si conoscevano molto bene, perché da giovani avevano frequentato la stessa scuola, insieme tirarono i primi calci al pallone”.

[…] E Luigi Bonizzoni va ricordato soprattutto come scopritore di talenti, dobbiamo a lui se Rivera e Zoff hanno iniziato a giocare, cosa pensi di tuo padre come talent scout?

[…] “Come ti dicevo, sicuramente ha avuto molti giocatori che poi sono diventati grandi allenatori: Valcareggi, Trapattoni, Liedholm, Maldini, Giagnoni, Simoni, Radice, Ottavio Bianchi, Giacomini, e tanti altri. Quando ero piccolo, mi portava anche ad assistere a trattative e posso dirti che spesso il budget disponibile non era molto alto, ma nonostante questo sapeva scegliere bene. A Udine acquistò per 12 milioni una decina di giocatori giovani tra cui Zoff. Dopo due anni l’Udinese li rivendette per 600. Riguardo Rivera, che frequentai a mondo X del mitico Padre Eligio, papà lo visionò al Milan, ma purtroppo non gli piacque per la prestanza fisica, era ancora troppo giovane. Ci scherzammo sopra. Purtroppo Rivera non fu mai allenato da mio padre. Non dimenticherei l’esordio in Italia di Altafini, proprio con papà, tengo sempre con me una foto con Altafini, papà la teneva sulla sua scrivania. Recentemente anche Trapattoni ha riconosciuto di essere stato scoperto e lanciato da mio padre”.

[…] Tra i tanti aneddoti raccontati da tuo padre, ricordo soprattutto quello relativo a Schnellinger. Quando a lui si presentò il calciatore tedesco, che non parlava italiano, forse per fare una bella figura, pensò bene di farsi capire da tuo padre, parlando in latino e gli disse:” Ego sum Schnellinger.” E tuo padre rispose con calma:” Ego sum Bonizzoni.” Aneddoti che tu ricordi?

[…] “Karl-Heinz è stato un grande campione. Eravamo a Mantova, e ricordo che aveva avuto da poco un erede. Mi colpì la sua educazione dai sani principi. Eravamo al ristorante e il piccolo era in una carrozzina, ma in un altro locale. Incominciò a piangere e mio padre gli consigliò di andarlo a vedere. Karl gli rispose di no, perché stava facendo i capricci e avrebbe smesso. Aveva ragione, dopo qualche minuto smise di piangere”.

[…] Concludiamo con questo motto: “Ricordare Luigi CINA Bonizzoni è un dovere morale del calcio italiano, soprattutto un dovere morale del Milan”

[…] “Papà allenò la Selezione della lega nazionale nel 1960, c’erano i migliori giocatori del momento, si trovò a dirigere Boniperti, Sivori, Buffon e Ghezzi, idoli di Inter e Milan, il mitico libero rossonero Cesare Maldini, gli juventini Boniperti e “King” John Charles, e le stelle internazionali Hamrin, Altafini e Angelillo. Che meraviglia: Di Tacchi, Hamrin e doppietta di Altafini. Josè Altafini può essere testimone. Ero presente, vinsero con questo risultato: 4 – 2. Ingrato l’ unico articolo che ho letto in merito, riportava allenatore Gipo Viani”.

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Foto MAGLIAROSSONERA

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