La Penna degli Altri

Maltagliati: “Vincere il derby con il Toro vale più di dieci scudetti”

(SUPERNEWS)

Intervista di SUPERNEWS a Roberto Maltagliati. Di seguito un estratto.

[…] Roberto Maltagliati, ex difensore del Torino, ma anche di Parma, Spezia, Ancona, Cagliari e Piacenza.

[…] Hai esordito in Serie A con il Parma nel 1994, a 24 anni, squadra che ti ha dato la possibilità di varcare la soglia del massimo campionato italiano. Che ricordi hai di quel periodo e del tuo esordio?

[…] “È stato un periodo molto emozionante, anche perché arrivavo da una piccola realtà quale la Solbiatese, in Serie C2. Non mi sarei mai immaginato di arrivare a Parma e di restarci. Pensavo di arrivare lì per poi essere girato da qualche altra parte. Al contrario, sono entrato subito in sintonia con l’ambiente e con il mister. Quell’anno mi sono tolto tante soddisfazioni: ho collezionato 11 presenze e disputato anche la semifinale della Coppa delle Coppe ad Amsterdam contro l’Ajax. Come primo anno, non poteva andare meglio di così”.

[…] Con il Torino hai totalizzato 173 presenze. Diventi una bandiera dei granata: vivi la retrocessione in Serie B nel 1996 e anche la promozione, nel 1999, sotto la guida di Mondonico. Cosa rappresenta per te Torino?

[…] “Rappresenta un po’ tutta la mia carriera calcistica. Ci sono stati alti e bassi della società, più bassi che alti, ma ricordo sei anni bellissimi. Il primo anno ci siamo ritrovati con una squadra di semisconosciuti, ma nonostante ciò il mio primo anno con la maglia granata mi sono ritrovato a vincere due derby, che, si sa, valgono quanto la vittoria di 10 scudetti. Ho tanti ricordi legati a Torino, è stato il mio vero punto di partenza, è stata la società che mi ha dato più soddisfazioni. Sei anni con la maglia granata sono tanti, credo li abbiano vissuti pochi giocatori”.

[…] Sei stato anche un giocatore del Piacenza, dell’Ancona e del Cagliari. Cosa ti ha spinto a scegliere questi club? Come hai vissuto queste esperienze calcistiche?

[…] “Sono andato via da Torino per via di alcuni problemi con il mister, che allora era Simoni. Simoni l’ho ritrovato anche ad Ancona, e siamo andati molto più d’accordo rispetto a quando eravamo a Torino. In quel periodo, avevo espresso la mia voglia di cambiare e di iniziare una nuova esperienza, dopo aver indossato per sei anni la maglia granata. Così, sono stato chiamato da Novellino e sono approdato al Piacenza. Ho avuto fin da subito grandi soddisfazioni, perché abbiamo vinto il campionato di Serie B”.

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Redazione

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