La Penna degli Altri

Milan 1981/82, l’annus horribilis

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RIVISTACONTRASTI.IT (Sergio Taccone) – […] la stagione 1981/82 del Milan può essere definita, senza temere smentite, come l’annus horribilis rossonero per eccellenza, conclusosi con l’onta della seconda retrocessione in B, non decisa a tavolino dalla giustizia sportiva bensì scaturita dal verdetto del campo […]

La società aveva affidato la panchina a Gigi Radice, tecnico esperto e reduce da un’ottima annata con il Bologna […] La campagna acquisti fu la fiera dei colpi mancati […] La dirigenza milanista virò sullo stagionato scozzese Joe Jordan, detto “lo squalo”, primo straniero a vestire la maglia rossonera dopo la riapertura delle frontiere nel 1980 […]

I prodromi di un’annata negativa si videro in Coppa Italia. Nel derby d’estate, decisivo per il passaggio al secondo turno, un gol allo scadere di Beppe Bergomi fissò il risultato sul 2-2, eliminando il Milan e vanificando la prodezza di Jordan […]

“Milan travolto e deriso”, titolò la Gazzetta che evidenziò un dato inquietante: nelle prime 7 partite di campionato, la squadra aveva subito 3 sconfitte e l’unico gol all’attivo era un’autorete. Quel pomeriggio d’inizio novembre ’81 fu molto amaro per i tifosi milanisti. Il crollo difensivo, unito all’evanescenza dell’attacco, formarono una miscela molto pericolosa.

Mentre la dirigenza smentiva l’esonero dell’allenatore, il vicepresidente Gianni Rivera restava in silenzio, con i giocatori a scansare le domande scomode […] Le festività natalizie furono all’insegna della tristezza dopo l’ennesimo ko, rimediato ad Avellino, che lasciò i rossoneri al penultimo posto. Gigi Radice non era stato in grado di imprimere la svolta. Giuseppe Farina, intanto, si apprestava a diventare il nuovo presidente del Milan.

[…] L’ultima di andata fu addolcita dalla vittoria contro il Cesena, partita risolta da un guizzo in area di Antonelli su cross di Novellino. Radice venne esonerato dopo il ko interno contro l’Udinese […] Farina affidò la squadra all’allenatore in seconda, Italo Galbiati, aggiungendo: “Se dobbiamo andare in B, facciamolo con dignità”. Il nuovo allenatore conosceva ogni particolare dell’ambiente rossonero. Il suo fu un battesimo di fuoco: fuori casa contro la Fiorentina prima in classifica. Il rientro in campo di Baresi diede sicurezza e solidità a tutta la squadra, sconfitta immeritatamente dai viola […]

La sfida interna contro il Bologna fu quasi un’ultima spiaggia. Beppe Viola definì quella partita “western” a causa dei numerosi scontri di gioco. Il gol di Moro fu un ottimo corroborante per i tifosi, ripiombati nel più cupo pessimismo dopo il pareggio di Chiorri in avvio di ripresa. Un calcio di rigore di Buriani, concesso dall’arbitro Lo Bello di Siracusa, diede al Milan la vittoria. Le cinque partite successive si tradussero in una mazzata, quasi definitiva, sulle speranze salvezza del diavolo. Perso ancora di misura il derby, contro il Catanzaro fu Edy Bivi a decidere la partita, rendendo triste la centesima presenza rossonera di Baresi.

[…] A novanta minuti dal termine, il diavolo sentiva nitido il puzzo nauseabondo della retrocessione […]

Prima della trasferta campale di Cesena, il diavolo mise in bacheca la Mitropa Cup, battendo a San Siro i cecoslovacchi del Vitkovice (3-0). Dalla Curva Sud si alzò il grido: “Resteremo in serie A”. Anche questa è storia del Milan. Il miracolo salvezza venne solo sfiorato. Il 16 maggio 1982 non bastò il successo in rimonta a Cesena (da 0-2 a 3-2), ottenuto grazie al bellissimo assolo di Antonelli. A Napoli, in zona Cesarini, un “pasticciaccio brutto” di Castellini regalò il calcio d’angolo da cui arrivò il pareggio di Faccenda che sancì la salvezza del Genoa e la condanna dei rossoneri […]

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