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Milan-Parma, 21 marzo 1993: Asprilla ferma gli invincibili rossoneri

FOOTBALLNEWS24.IT (Andrea Riva) – Il 21 marzo 1993 fu una data storica per il campionato italiano, perchè in quel primo giorno di primavera il Parma allenato da Nevio Scala inflisse al super Milan di Fabio Capello la prima sconfitta dopo 58 partite di imbattibilità in Serie A grazie ad una punizione del colombiano Tino Asprilla che trafisse Sebastiano Rossi portiere rossonero.

Inizio imbattibilità

L’ultima sconfitta dei rossoneri era datata 19 maggio 1991 quando l’allora squadra di Arrigo Sacchi perse alla penultima giornata al San Nicola di Bari contro i pugliesi per 2-1, dando la matematica certezza dello scudetto alla Sampdoria dei gemelli del gol Vialli-Mancini. L’imbattibilità cominciò curiosamente dalla domenica successiva proprio contro il Parma nell’ultima giornata di quel campionato (0-0 il risultato finale), quando Arrigo Sacchi diede l’addio a Berlusconi per accasarsi dopo pochi mesi alla Nazionale italiana.

I precedenti

Nell’anno successivo (stagione 1991-92)Ruud Gullit e compagni finirono il campionato con 22 vittorie e 12 pareggi e zero sconfitte, vincendo lo scudetto dopo 4 anni di digiuno e ripetendo l’impresa del Perugia 1978-79 (che arrivò tuttavia secondo dietro proprio il Milan) e come non accadeva ad una vincitrice della Serie A dal 1922-23 quando in questa impresa riuscì il Genoa che in panchina aveva l’inglese William Garbutt.

Fine imbattibilità in Serie A

In quella famosa stagione 1992-93 fino a quel famoso giorno il Milan era ancora senza sconfitte, ma quando al minuto 58 del match contro il Parma la punizione del colombiano Asprilla gonfiò la rete, ci furono i primi presagi che quell’imbattibilità potesse giungere al termine e infatti nei restanti minuti di gioco furono i ducali ad andare più vicino al raddoppio con i rossoneri che non ebbero la forza di raggiungere il pareggio.

Alla fine del match i tifosi applaudirono incessantemente i loro beniamini per parecchi minuti dopo quell’incredibile impresa, (tuttora imbattuta nella massima serie italiana) e a fine stagione poterono gioire del secondo scudetto consecutivo vinto con quattro punti di vantaggio sui cugini dell’Inter. Per la cronaca in quel campionato il Milan perse solamente un’altra partita e sempre allo stadio Meazza per mano della Juventus diGiovanni Trapattoni che vinse con il risultato di 3-1.

Fine imbattibilità in trasferta

A fine stagione la squadra di Capello si “consolò” con l’imbattibilità in trasferta, che terminò nella stagione successiva (durata 38 partite quando il 31 ottobre la Sampdoria di Sven-Goran Erikssonsconfisse l’armata rossonera per 3-2 nonostante andò sotto per 2-0 e il gol decisivo ironia della sorte fu realizzato dall’ex Ruud Gullit.

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Redazione

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