La Penna degli Altri

Milan, perché il 24 gennaio è un giorno speciale

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VIRGILIO SPORT – Il 24 gennaio non è una data come le altre per il Milan. Sì, perché la grande avventura rossonera è iniziata proprio in questo giorno di 149 anni fa a Nottingham, in Inghilterra. Lì nasceva Herbert Kilpin, il primo milanista della storia: figlio di un macellaio con altri 8 figli, da ragazzo faceva l’operaio prima di appassionarsi al calcio e diventare, anni dopo, il fondatore del Milan. In patria Kilpin era stato un discreto calciatore, prima con la maglia del Notts Olympic e poi con quella del St. Andrew’s, giocando come difensore o centrocampista. Nel 1891 decide di tentare l’avventura in Italia, andando a giocare per il Torino: è ancora un dilettante, sotto la Mole fa il tecnico tessile e forma gli operai torinesi, ma la sua passione per il calcio lo porta a fondare un altro club, l’Internazionale Torino, che poi si scioglierà nel 1900. In campo, arriva due volte alla finale scudetto contro il Genoa ed esce due volte sconfitto. 

L’ARRIVO A MILANO. Ma la svolta della sua vita arriva nel 1898, quando Kilpin sbarca a Milano: all’American Bar, insieme ad altri connazionali come Alfred Edwards e ad alcuni italiani, fonda in quello stesso anno il Milan Football and Cricket Club. Di quella squadra diventa il primo allenatore, dirigente e capitano, oltre che il primo grande campione, conquistando il primo scudetto della storia rossonera, nel 1901. 

IL ROSSO E IL NERO. E fu proprio Kilpin a scegliere i colori del Milan: “Saremo una squadra di diavoli, i nostri colori saranno il rosso, come il fuoco, e il nero, come la paura che instilleremo nel cuore dei nostri avversari”, questa la frase pronunciata da Kilpin ed entrata nella storia milanista, riportata anche oggi sulla pagina Twitter ufficiale del club, in un video-omaggio al cofondatore venuto da Nottingham. “149 anni fa nasceva a Nottingham il nostro fondatore, Herbert Kilpin – si legge nel tweet -: a lui va il l’eterno ringraziamento di ogni rossonero!”. Giocò nel Milan fino al 1907, vincendo altri due scudetti. Morto nel 1916, i suoi resti sono ora conservati al Cimitero Monumentale. 

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