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1 novembre 1964 – Il primo successo in Coppa Italia

LAROMA24.IT (Federico Baranello) – “La Roma, battendo il Torino per 1-0 nella finalissima bis si è aggiudicata la Coppa Italia 1964 grazie ad una rete di Nicolé ed una accorta condotta di gara, basata sul principio ormai dilagante della prudenza con contropiede. Rocco, insomma, è stato sconfitto da Lorenzo sul proprio terreno; su quello del cosiddetto gioco moderno. Un successo, comunque, meritato specie sotto l’aspetto tattico e agonistico”. Così inizia il commento della finale vinta dalla Roma su “Il Calcio e il Ciclismo Illustrato” dell’8 novembre 1964, che a una settimana di distanza dalla finale dedica la copertina alla vittoria della compagine giallorossa. Il 1 novembre 1964 la Roma si è aggiudicata la diciassettesima edizione della Coppa Italia, la prima della sua storia. Una storia che la vedrà trionfare ancora otto volte, perdendo però in totale anche altrettante finali a partire dalla prima nel 1937 con il Genova.

Torniamo alla Coppa Italia 1963/64; la formula di quell’edizione fu concepita con l’obiettivo di non disturbare le società che avevano appuntamenti europei quali Inter e Milan (impegnate in Coppa dei Campioni), Atalanta (che vincendo l’edizione precedente della Coppa Italia si era guadagnata il pass per la Coppa delle Coppe), e la Juventus che partecipava, su invito, alla Coppa delle Fiere. Tali squadre furono ammesse di diritto ai quarti di Finale ma, nonostante ciò, non ne approfittarono.

La nostra Roma, invece, il diritto di poter giocare i quarti lo conquista sul campo, superando i tre turni precedenti. L’8 settembre del 1963 va a vincere fuori casa per 2-0 con doppietta di Manfredini contro un battagliero Potenza. Il 13 novembre dello stesso anno rifila un sonoro e roboante 5-0 al Napoli all’Olimpico, con tre reti di Orlando e ancora doppietta di Manfredini. Poi il 15 Aprile del ’64 la Roma porge visita alla capolista della Serie B, il Foggia, e torna con il bottino pieno: 2-0 con reti di Francesconi e Leonardi.

La Roma giunge quindi ai Quarti di finale, e qui incontra il 3 Giugno, in casa, la detentrice del Trofeo, l’Atalanta. Al 44’ Leonardi, lanciato perfettamente da Schutz, s’incunea nella difesa avversaria e, mentre Pizzaballa esce dai pali, lo trafigge con un secco rasoterra. La Roma è ora in semifinale dove sette giorni dopo al Flaminio arriverà la Fiorentina.

Dopo i primi novanta minuti il risultato è di 1-1 con reti di Leonardi per i Giallorossi e di Seminario per i Viola. Anche i tempi supplementari non decretano il vincitore della gara finendo a reti inviolate; si da inizio quindi alla lotteria dei calci di rigore. L’arbitro fa battere sei calci di rigore per parte e la Roma li segna tutti, cinque con Manfredini e uno con il portiere Cudicini, la Fiorentina ne segnerà solo due: la Roma è in finale!

La finale è prevista per il 6 settembre a Roma. Sia i primi 90’ minuti sia i supplementari finiscono a reti inviolate, rendendo necessario un ulteriore incontro per l’assegnazione del trofeo. Questo slittamento della finale, con conseguente mancanza ufficiale di un vincitore, costrinse l’Uefa a decidere d’ufficio la squadra italiana che doveva rappresentare l’Italia nella Coppa delle Coppe: in virtù di un migliore piazzamento in classifica, il Torino ottenne la partecipazione al trofeo internazionale, mentre alla Roma fu offerta la partecipazione alla Coppa delle Fiere. Forse, anche per questo motivo, la FIGC decise di far giocare la gara a Torino, adducendo motivi di cavalleria dopo la gara disputata a Roma.

A cinque minuti dal termine la gara sembra si stia indirizzando verso nuovi tempi supplementari. Ma all’85′ Carpanesi palla al piede s’invola sulla sinistra, cambio di gioco verso Tamborini che passa a Francesconi il quale finta il tiro e passa invece la palla a De Sisti che s’infila in dribbling tra i difensori per poi passarla a Nicolè il quale spara un rasoterra di rara potenza…palla in RETE!!! La Coppa Italia si tinge per la prima volta dei colori di Roma !!!

Questi gli eroi di quella partita:Cudicini, Tomasin, Ardizzon, Carpanesi, Losi, Schnellinger, Leonardi, Tamborini, Nicolé, De Sisti, Francesconi

Proprio da questa edizione la Lega decide di premiare la vincitrice del torneo oltre che con la Coppa Italia anche con la Coppa Renato Dall’Ara, istituita alla memoria del presidente del Bologna scomparso proprio nel giugno di quell’anno. Questo trofeo era consegnato durante la cerimonia di premiazione e, pur rimanendo un trofeo vigente tutt’oggi, non avviene più la consegna in campo. Pur se resta l’amaro in bocca per non aver partecipato alla Coppa delle Coppe, come da regolamento, questa vittoria risulta importante in una bacheca avara di grandi soddisfazioni, sperando sia di buon auspicio per la nostra “decima”.

Redazione

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