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Le Provinciali in Serie A – Varese, una lunga attesa ma poi quel 5-0…

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Francesco Quattrone) – Il Varese ci mette molto per entrare nel calcio che conta ma lo fa in modo eccezionale fermando le cosiddette “grandi” e si identifica come fucina di talenti pronti a diventare campioni: da Anastasi a Boninsegna. Il periodo da ricordare dei biancorossi sono sicuramente gli anni Sessanta.

Infatti, vince il campionato di Serie B nella stagione 1963\64 e il Varese conquista il primo posto e insieme al Cagliari e al Foggia Incedit salgono in Serie A, questo dopo oltre 50 anni dalla sua fondazione.   Merito del presidente Dino Bruseschi (che lascia la carica a Casati), ed all’allenatore Ettore Puricelli.

Colpi da vera “grande”: ferma l’Inter di Herrera e rifila una cinquina alla Juventus

Nella stagione 1964\65   il Varese affronta il suo primo campionato in A. Alla prima giornata allo stadio ‘’Franco Ossola’’ c’è l’Inter Euromondiale del ‘’Mago’’ Herrera. La partita finisce 0 a 0. Andiamo a ripercorrere la formazione schierata da Puricelli: Lonardi, Burelli, Maroso, Ossola, Beltrami, Soldo, Andersson, Szymaniak, Traspedini, Pasquina e Vetrano.

 Al termine del torneo il Varese si salva dopo 8 vittorie, 14 pareggi, 12 sconfitte.

Nella   stagione 1965\66, il nuovo presidente l’industriale Giovanni Borghi chiama alla guida tecnica Alfredo Magni (ex calciatore del Varese). Arrivano a Varese un giovanissimo Boninsegna, Nestor Combin, il portiere Da Pozzo e il giovanissimo Sogliano. Un magro ruolino con 2 sole vittorie 11 pareggi e 21 sconfitte, risultati che non evita la retrocessione.

Dopo un anno in Serie B, il Varese fa ritorno in A nella stagione 1967\68. È il Varese di Vastola, Picchi, Cresci, e soprattutto di Pietro Anastasi, che con una tripletta, al ‘’Franco Ossola’’, strapazza la Juventus umiliandola con un 5 a 0, sconfitta per i bianconeri che rimarrà scritta negli annali del calcio e nella storia del Varese calcio. Le parole a fine gara del Presidente Borghi svelano il segreto (Gazzetta dello Sport del 5 febbraio 1968): “Non illudiamoci però per non fare la fine di altre squadre (come il Torino) che viaggiavano a gonfie vele e poi sono crollate. Va bene il motto di Arcari: sempre con i piedi per terra”. L’esito è di 12 vittorie 9 pareggi e 10 sconfitte. Un degno sesto posto.

Stagione 1968\69 quarto campionato in Serie A, Borghi ancora presidente, in panchina ancora Bruno Arcari, non c’è più Anastasi ceduto alla Juve, via anche Vastola e Cresci. Un ruolino di marcia che non gli evita la retrocessione insieme al Pisa e Atalanta, 5 vittorie, 12 pareggi, 13 sconfitte.

Ritorna subito in A nella stagione 1970\71 insieme al Foggia e Catania.  La presidenza va a Borghi Guido figlio di Giovanni che rimane in carica sino alla stagione 1978, la panchina viene affidata allo svedese Liedholm.  Non c’è più Bettega   passato alla Juventus.  Arriva Carelli, ritorna Traspedini, maturano i vari Sogliano e Borghi Ambrogio (oggi il giocatore con più presenze con la maglia del Varese tra Serie A e B 232).

Il ‘’Barone’’ porta il Varese alla salvezza grazie alle 5 vittorie, 16 pareggi e 9 sconfitte.  Finita la stagione, Liedholm lascia.

La stagione 1971\72 Borghi cambia la panchina per ben 3 volte: Brighenti, Cadè e Maroso (ex colonna del Varese anni ’60).  Arrivano: Trapattoni, il portiere Nardin, lasciano la società Carmignani e Perego.

 Tre protagonisti su tutti della storia del Varese da ricordare: Anastasi, Borghi e Maroso.

La settima volta in massima serie e la vittoria sull’Inter

Conclude il campionato con questo esito: una sola vittoria, 11 pareggi e 18 sconfitte, poco per evitare   la retrocessione. Le stagioni 1972\73 e 73\74 le disputa nei cadetti.  Ritorna in A la stagione 1974\75 per il suo settimo campionato   con   Borghi Guido   ancora alla presidenza, la direzione tecnica viene affidata ancora all’ex Maroso.  Arrivano dal Milan De Vecchi, Zignoli, Lanzi e Libera da Trieste. Non c’è più Calloni artefice della promozione con le 16 reti.  All’esordio in casa batte l’Inter per 2 a 0.   Al termine del campionato lo score recita:  3 vittorie, 11 pareggi  e 16 sconfitte,  il  Varese  ritorna nei cadetti, oggi milita in Eccellenza.

(IN COLLABORAZIONE con Santo Quattrone)

Foto WIKIPEDIA 

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