HANNO DETTO

Renato Curi ricorda suo papà : “Cerco di capire chi era attraverso le foto e i racconti

Renato Curi racconta suo padre

La scomparsa di Renato Curi rimane viva nella memoria di chi era presente quel giorno e di tutti gli appassionati del calcio. Una tragedia ricordata dal figlio che porta il suo stesso nome ma nato dopo il malore avuto dal giocatore durante Perugia Juventus. Ecco alcuni estratti dell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport:

SU PERUGIA JUVENTUS: “Ho fatto i conti con quella partita da quando sono nato ma lo spartiacque è stato la mostra fotografica che abbiamo allestito a Perugia nel 2017. Sono generalmente molto riservato e di solito era sempre mia sorella Sabrina a presenziare. In quell’occasione mi sono esposto in prima persona e ho pubblicamente raccontato la storia e l’amore che provo per mio padre”.

Il ricordo del padre

“Difficile rispondere. Anche con le testimonianze che ho ascoltato nel tempo, in famiglia e fuori, è difficilissimo ricostruire qualcosa che si può avvicinare al reale, si resta sul superficiale perché comunque si va su quello che uno trasmette, sull’apparenza, su ciò che la gente percepisce. L’idea che mi sono fatto, sulle cose che ho sentito io, negli sguardi delle persone, nei loro silenzi che a volte sono più eloquenti delle parole, penso che papà fosse una persona concreta, una persona che è riuscita a fare il suo percorso sempre con il sorriso sulle labbra. E io questa cosa non è che l’ho ripresa tanto…

Lui era come lo vedevi nelle foto. Sorrideva sempre. È riuscito fra mille fatiche a fare quello che voleva fare, gli piaceva giocare a pallone. Ma aveva mille interessi, la fotografia per esempio. E anche se non avesse più giocato a calcio, avrebbe trovato qualcosa da fare con la medesima soddisfazione. Prendeva le parti migliori della vita, era allegro, amichevole, si godeva le cose. Ed era una persona responsabile, come succedeva allora. È morto a 24 anni e nelle foto sembra che ne avesse 40, due figli, una famiglia. In 24 anni ha fatto quello che ho fatto io in 40… Ogni volta che lo vedo in foto, lo vedo adulto, non il ragazzo che in fondo era per età”

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