Storie di Calcio

Ti ricordi di … Joao Paulo, talento di quel Bari ammazza grandi

GLIEROIDELCALCIO.COM (Rocco Calandruccio) – I calciatori brasiliani sono sempre andati di moda, soprattutto negli anni ‘80 e ‘90 venendo ammirati per le loro giocate e quel modo di vivere il calcio con allegria. Uno di questi era senz’altro Joao Paulo, attaccante brasiliano che a distanza di tanti anni è rimasto ancora nel cuore dei tifosi del Bari. La squadra pugliese, reduce dalla promozione in Serie A, voleva allestire una rosa che potesse garantirsi il raggiungimento dell’obiettivo salvezza. A questo ci pensò il compianto ds Franco Janich, figura mitica della storia del club barese, che nell’estate del 1989 volò in Sudamerica per individuare quei giusti rinforzi che potessero fare a caso dei biancorossi.

Al rientro dalla missione sudamericana, Janich tornò a Bari con tre nuovi elementi, vale a dire il difensore argentino Lorenzo e due brasiliani, il centrocampista Gerson e infine proprio lui, Joao Paulo. Arrivato dal Guarani, Joao Paulo non ci mise molto a far innamorare i tifosi di lui. Tra goal e giocate, il fuoriclasse brasiliano diede un grande contribuito alla squadra allenata dal molfettese Gaetano Salvemini. Nella prima stagione italiana di Joao Paulo, il Bari arrivò decimo, fermando tutte le big della Serie A, quando all’epoca era definito il campionato delle sette sorelle e conquistando la Mitropa Cup ai danni del Genoa.

Quel Bari divertiva e faceva un bel calcio, soprattutto grazie alle prodezze di Joao Paulo, il quale insieme a Pietro Maiellaro, altro idolo della piazza barese, formavano una coppia davvero devastante. Per il forte attaccante di Campinas, quattro stagioni al Bari in cui ha totalizzato 107 presenze e 24 reti. In quegli anni, Joao Paulo aveva tutto per potersi imporre anche tra le fila di una grande squadra, ma un terribile infortunio causato da uno scontro di gioco con il difensore della Sampdoria, Marco Lanna, gli negò quella meritata chance. Su di lui c’era il forte interesse dell’Inter, nulla però fu più lo stesso tranne il legame che a distanza di 26 anni unisce ancora oggi Joao Paulo ai baresi.

Un idolo, un simbolo, senso di appartenenza, è stato questo Joao Paulo per una tifoseria che lo porta e lo porterà sempre nel cuore.

Rocco Calandruccio

Nato a Reggio Calabria, classe 1982, docente e giornalista pubblicista. Appassionato di calcio, praticamente ne fa una filosofia di vita. Ama praticare Sport e vive per la scrittura.

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