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5 agosto 1983: Udinese – Real Madrid 2-1 … è ZICOMANIA!

GLIEROIDELCALCIO.COM (Eleonora D’Alessandri) –  Nella Udine del calcio, alla voce “leggenda” di sicuro troverete Arthur Antunes Coimbra, in arte Zico. Nessun tifoso friulano potrà mai dimenticare l’estate dell’83, sia per l’acquisto del campione brasiliano e i suoi goal, sia per l’azionariato popolare della squadra.

Il presidente Mazza infatti, aveva il desiderio di concretizzare un progetto, l’aumento del capitale sociale da quattro a otto miliardi e mezzo. Ma come riuscirci? Con un azionariato popolare spinto dall’entusiasmo portato in regione dall’acquisto di Zico.

Se la Zanussi aveva lanciato in orbita la squadra grazie al colpo di mercato, toccava ai friulani d’Italia e del mondo, mantenerla.

Si pensò dunque ad un aumento di capitale con azioni ordinarie abbinate agli abbonamenti. Mazza e Dal Cin (il direttore sportivo N.d.R.) auspicavano almeno 30mila “soci”. Ebbero 26.611 abbonamenti sottoscritti, di cui 21.353 sottoscrissero anche le quote azionarie della società e 4920 solo l’abbonamento. L’incasso globale è di oltre 5 miliardi di lire che consente di raggiungere l’obiettivo dell’aumento di capitale.

Mazza e Dal Cin fanno così le cose in grande, allestendo un’Udinese in grado di reggere il confronto con le big del campionato e d’Europa: l’attacco bianconero composto da Causio, Miano, Mauro, Zico e Virdis è tra i più forti in assoluto, è sinonimo di qualità e fa scoppiare una vera e propria “ZICO MANIA”.

Quel che si vede alle prime uscite di questa nuova Udinese è meraviglia pura, premesse di una stagione sfavillante.

Il 5 di agosto, in uno Stadio Friuli riempito da 45mila persone, in occasione del primo TROFEO ZANUSSI, la squadra di Enzo Ferrari sconfigge per 2-1 il Real Madrid allenato dalla leggenda Alfredo Di Stefano, che in quella stagione poi avrebbe perso il campionato in favore dell’Athletic Bilbao solo per differenza reti.

Nei Blancos giocavano campioni come Santilana, Butragueno, Juanito nonché un futuro bianconero, Ricardo Gallego.

L’udinese giocherà in tenuta blu per l’occasione, con sponsor Agfacolor, e si dimostrò da subito all’altezza del ben più blasonato avversario, ma furono le Merengues, con sponsor Zanussi sulla maglia, a passare in vantaggio al trentesimo del primo tempo con un goal del bomber Santillana, bravo ad anticipare Borin in uscita.

Ma tranquilli, ci penserà “Zico”. Il campione brasiliano in grande serata, offrirà ai suoi tifosi saggi di puro spettacolo calcistico, che culmineranno al minuto cinquanta con il goal del pareggio grazie alla sua specialità, il calcio di punizione “a foglia morta”.

A trascinare alla vittoria definitiva furono ovviamente Zico ma anche Causio, dimostrando da subito di essere una coppia d’attacco affiatata.

Fu proprio il Barone al minuto 77 a siglare la rete della vittoria facendo esplodere di gioia lo stadio. In finale, due giorni dopo, l’Udinese non darà scampo al Vasco da Gama con un sonoro 3-0 con reti di Virdis, Marchetti e De Agostini, mentre l’Eintracht supera il Real Madrid per 2-1 nella finale per il terzo e quarto posto. I bianconeri così conquistarono il primo trofeo della stagione.

Dopo quel 5 agosto c’era chi a Udine iniziava anche a parlare di scudetto, che magari in circostanze più favorevoli non sarebbe stato poi così impossibile. In campionato in realtà poi venne sancito altro, ma il ricordo di quella squadra gloriosa che batté addirittura i blancos, resta ancora immortale nelle menti di chi ha vissuto quel periodo e fa emozionare anche chi la squadra e il campionato dell’83 ha potuto ammirarlo solo in televisione o nei ricordi dei più fortunati.

Una pagina indelebile della storia del calcio italiano.

Tutte le foto sono parte della collezione di PIERO MONTINA a cui vanno i nostri ringraziamenti. 

Eleonora D'Alessandri

Romana e romanista di nascita, trasferita in Friuli Venezia Giulia per sbaglio. Una laurea in scienze della comunicazione, un lavoro come responsabile marketing e un figlio portiere mi riempiono la vita. La mia grande passione è il calcio, la sua storia e tutto quello che ne fa parte.

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Eleonora D'Alessandri

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