GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli) –

Oggi volgiamo lo sguardo ad Est per la consueta rassegna settimanale parlando di un gagliardetto della Federazione calcistica Russa. Per diversi motivi uno tra i più belli attualmente utilizzati a livello di nazionale. Vediamo allora perché.

In primo luogo il colore nero sullo sfondo assolutamente inusuale poiché non solo mai utilizzato (in passato la Russia ha utilizzato prevalentemente gagliardetti con l’iconico rosso) ma anche perché al nero sono abbinati dei motivi grafici (in questo caso dei calciatori in azione) che fanno l’esemplare assolutamente irriproducibile debellando, pertanto, la sempre più diffusa tendenza a produrre copie non autorizzate da parte di “commercianti” o presunti tali. In aggiunta, ai lati, molto azzeccata l’idea di richiamare i colori della bandiera nazionale. Infine la scelta del nero è assolutamente originale. Infatti, nel panorama internazionale verosimilmente non esistono, sia a livello di club che di rappresentative nazionali, altri casi di gagliardetti in nero.

Il secondo motivo della bellezza di questo gagliardetto è legato allo stemma della federazione russa che campeggia al suo centro. Anche qui appare opportuna una derivazione nell’araldica per illustrare il simbolo nazionale dell’aquila bicefala russa. Tale immagine deriva dalle antiche tradizioni dell’Impero russo recuperate dopo la fine dell’Unione Sovietica. L’aquila risale, infatti, ai tempi del Regno di Pietro il Grande con l’unica differenza che lo stemma attuale è in oro mentre l’aquila nel periodo di Pietro il Grande era in nero. Questo è, probabilmente, il motivo per cui la federazione russa ha scelto di utilizzare il nero come colore principale del gagliardetto. In aggiunta lo stemma della federazione russa non ha sul collo delle aquile, come nel caso del simbolo attuale della Russia, l’emblema della città di Mosca con S. Giorgio intento ad uccidere il drago.

Il bello del gagliardetto non si ferma soltanto alla fronte. Sul retro sono infatti riportati i dettagli ricamati relativi alla competizione, alle bandiere delle due nazionali contendenti nonché i dettagli della partita. Anche in questo la federazione russa è assolutamente unica e prodiga di fantasia nel realizzare i propri gagliardetti. Nessun altra federazione adotta tale opzione con risultati, a mio parere, davvero entusiasmanti dal punto di vista estetico. In aggiunta tale tendenza non è isolata ai gagliardetti in uso correntemente ma anche al periodo della Coppa del Mondo la Russia ha utilizzato il retro dei propri gagliardetti per riportare i colori della bandiere della nazionali ovvero lo stemma della competizione.

In definitiva un esemplare che soddisfa le esigenze di collezionisti amanti della cura dei dettagli e dell’estetica nei gagliardetti.

Marco Cianfanelli

Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.

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Marco Cianfanelli

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