La Penna degli Altri

Davide Chiumiento, il talento purissimo che finì per essere dimenticato

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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan – Foto FANPAGE)

[…] Davide Chiumiento è svizzero con chiare origini italiane, nato nel piccolo paese di Heiden il 22 novembre 1984 e cresciuto sin da ragazzino col chiodo fisso del pallone e del calcio italiano.

[…] Chiumiento è un attaccante arretrato, un trequartista che tocca la palla divinamente, testa alta, visione di gioco, senso del gol e l’impressione che se confermerà le premesse potrà diventare un fuoriclasse. […] Ma il chiodo fisso del ragazzo rimane l’Italia. […] Il sogno sembra avverarsi in un torneo under 15 disputato in Francia e in cui la stella di Chiumiento brilla più delle altre; il caso vuole che a quel torneo siano presenti anche i dirigenti della Juventus al gran completo, c’è Bettega, ci sono gli osservatori della prima squadra e i responsabili del settore giovanile. Uno di essi chiama proprio Bettega, lo prende letteralmente per un braccio, lo esorta a guardare con attenzione quel ragazzino svizzero che ha i colpi del campione; l’ex centravanti juventino di calcio ne ha masticato tanto ma veramente il talento di Chiumiento lo lascia esterrefatto.

[…] Davide Chiumiento si ritrova catapultato in una realtà di cui fatica a rendersi conto: la Juventus è un mondo totalmente diverso dalla Svizzera e dal San Gallo. […] L’allenatore della Primavera si chiama Gian Piero Gasperini, un nome che a Chiumiento non dice nulla ma che impara presto a conoscere: il tecnico, ex centrocampista del Pescara di Galeone a fine anni ottanta, è preparatissimo e sta solcando la sua strada verso l’approdo nel grande calcio come allenatore. Gasperini in allenamento non fa che gridare, Chiumiento è infastidito, non riesce a concentrarsi sotto quegli strilli poderosi, a volte pensa che il tecnico ce l’abbia solo con lui.

[…] Nel febbraio del 2003 la Juventus gioca il prestigioso Torneo di Viareggio, manifestazione che i giovani bianconeri non vincono dal 1994 e che mai come stavolta sembrano in grado di portare a casa. Chiumiento è aggregato alla squadra primavera, è uno dei calciatori più attesi e non tarda a rivelare il suo talento: segna agli ottavi di finale nel 4-1 della Juve al Benevento, sforna assist a ripetizione ma, soprattutto, decide la finale del 3 marzo contro lo Slavia Praga grazie ad un suo gol al 90′.

[…] Ancora inebriato dal successo al Viareggio, infatti, Chiumiento viene catapultato agli ordini di Marcello Lippi per la prima squadra.

[…] In estate i bianconeri lo girano in prestito al Siena, un anno in Toscana per giocare con continuità in serie A ed essere valutato a fine stagione. A Chiumiento sta bene, ha anche sperato in una permanenza a Torino giocandosi il posto meritocraticamente, ma poi ha capito che avrebbe rischiato di ammuffire fra panchina e tribuna, per cui meglio un anno a Siena a combattere per poi tornare alla Juve con più consapevolezza ed esperienza. Nel frattempo la Svizzera gli offre la possibilità di giocare con la nazionale, ma Chiumiento aspetta l’Italia, dice no al suo paese, vuole sfruttare il doppio passaporto per provare a convincere gli azzurri. […] Il Siena raggiunge la salvezza all’ultima giornata, Chiumiento chiude il campionato con 14 presenze ed una rete e torna a luglio alla Juventus quando accade di tutto. I bianconeri vorrebbero girarlo ancora in prestito, stavolta in serie B al Crotone dove ritroverebbe anche Gasperini, ma il ragazzo vuole fermamente rimanere in A: “Se non mi fa giocare la Juve, vorrei almeno essere prestato in serie A”, dice al suo procuratore. Lo strappo con la Juventus è fortissimo, l’agente discute animatamente con Luciano Moggi che se la prende a male, i toni sono accesi, al direttore generale juventino sarebbe meglio non dire di no in quel periodo, figurarsi arrivare allo scontro.

 

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