La Penna degli Altri

Fiorentina e la “prima volta” in Champions League

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Il MUSEOFIORENTINA.IT ripercorre la strada dei viola in Europa, prima nella vecchia Coppa dei Campioni, e poi nella nuova versione, la Champions League. Dopo 29 anni dall’ultima apparizione, quella del 1970, torna la “musichetta” ed è la “prima volta” contro lo Widzew Lodz.

[…] E la Fiorentina? Due partecipazioni, con alterne fortune e consuete sfortune. Parliamo delle stagioni ’56-’57 e ’69-’70, una finale con lo stesso Real (vogliamo dire scippata?) un quarto di finale con gli scozzesi del Celtic, gettato alle ortiche per opinabili scelte tecniche. E allora perché, visti i precedenti, parliamo di “prima volta”? Ve lo diciamo subito: perché nella nuova versione, i viola, solo 29 anni dopo ascoltano la “musichina”, esattamente l’11 agosto 1999. È la data di Fiorentina-Widzew Lodz 3-1[…]

[…] In quell’agosto 1999 Edmundo è rientrato al Vasco, Batistuta s’infortuna all’altro ginocchio, cosicché la Fiorentina di Giovanni Trapattoni si presenta all’appuntamento con la sua “prima volta” senza i due elementi che più di altri l’avevano trascinata. Sarebbe come se vi presentaste al primo appuntamento in jeans e senza un mazzo di fiori in mano. E invece… Intendiamoci, non c’erano Edmundo e Batistuta è vero, ma c’erano pur sempre Toldo, Torricelli, Heinrich, Firicano, Padalino, Cois, Chiesa, Rui Costa… E proprio gli ultimi due saranno i protagonisti assoluti della serata insieme ad un outsider (Daniele Adani, bravo da calciatore oltre che come commentatore) il quale dopo 20 minuti porta in vantaggio i viola raccogliendo un cross perfetto del padre d’arte. Daniele Adani, novello Batistuta, impallina Dudek con un perfetto colpo di testa e fa 1-0.

Ad inizio ripresa si replica: ancora Enrico Chiesa caletta a centro area dove il secondo outsider, Sandro Cois, stacca imperioso e porta a due le reti gigliate: Fiorentina 2, Widzew Łódź 0. Ed i polacchi? Colpiti, frastornati, straniti, non c’è Batistuta (avranno pensato) e nonostante tutto siamo già sotto 2-0? A niente varrà l’autorete di Adani al 73′ perché a cinque dalla fine sale in cattedra “O’ Maestro”, al secolo Manuel Rui Costa. Il portoghese riceve da Heinrich sull’out sinistro, caracolla, elude la difesa polacca con l’esterno destro e d’interno firma il 3-1 finale. Risultato giusto nelle proporzioni, esaltante per le emozioni, rassicurante per la partita di ritorno. Che infatti (2-0, Chiesa ed ancora Cois) risulterà senza storia […]

(MUSEOFIORENTINA.IT di Stefano Borgi)

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Foto WIKIPEDIA

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