La Penna degli Altri

Il ricordo di Rincon: il colosso dei “Cafeteros”

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Mercoledì notte ci ha lasciato Freddy Rincon, nella giornata di oggi Zara, nella Gazzetta dello Sport, ne traccia il profilo.

Ecco alcuni estratti:

“[…]Aveva movenze lente e sinuose da pantera che di torpore ce l’ha ancora addosso, la muscolatura elastica conferiva al suo fisico statuario – “El Coloso” lo chiamavano, “Il Colosso” quella nota sudamericana che tutto addolcisce e in fondo anche il suo profilo – lo sguardo tra il serio e il sorpreso. le labbra socchiuse – dava quell’impressione là, di malinconica solennità.

In quella Colombia che attraversò gli anni 90 del calcio circondata dall’aura sinistra dei Narcos c’era una: naturale quotidianità tra molti “Cafeteros” e i narcotrafficanti dell’epoca, da Pablo Escobar in giù Valderrama con i suoi riccioli era 

l’uomo-poster, quel matto di Higuita il portiere-clown che faceva spellare le mani con i suoi colpi da circo. Tino Asprilla il funambolo da aneddoto alle tre di notte, Andrès Escobar il martire ucciso per un autogol e a Freddy Rincon era toccata la parte di chi doveva portare la croce, e ogni tanto provare a piazzare l’acuto.[…]”

Furio Zara – La Gazzetta dello Sport

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