Storie di Calcio

La rivoluzionaria storia delle gemelline del gol

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“Smascherate dalla mamma di un bambino gelosa della loro bravura”

Sono passati 35 anni esatti da una delle storie di calcio più incredibili di sempre. Due gemelline di 12 anni che riescono a distruggere i sogni di gloria dei coetanei maschietti, a suon di vittorie e giocate fuori dal comune.

Correva il fantastico 1986, con lo scudetto sfuggito sul più bello alla giovane Roma. L’Italia si apprestava a vedere consacrato il mito di Maradona ed il Milan del rivoluzionario Berlusconi posava le fondamenta dei futuri trionfi.

Nella provincia piacentina, però, due gemelline dallo sguardo allegro e vispo riuscivano a giocare da assolute protagoniste un campionato riservato ai pari età maschietti. All’epoca, il calcio femminile non scendeva sotto i 14 anni e alle sorelline non rimaneva altro che allenarsi con il loro fratello maggiore, Claudio, calciatore degli allievi del Piacenza. Accade così che l’allenatore delle giovanili del Gragnano, paese delle due protagoniste, dopo aver ammirato i superlativi fondamentali tecnici e tattici delle due, decida di tesserarle (sotto falso nome) per dare loro la possibilità di confrontarsi con altri coetanei. Ad essere “tratti in inganno” saranno soltanto gli arbitri della FIGC. Dirigenti e allenatori avversari, infatti, avranno modo di conoscere il piccolo arcano già prima di ogni partita, dando il loro benestare per il bene dello sport. Una concessione data, però, senza aver visto da vicino la bravura delle gemelle Gheduzzi.

Partite terminate con prestazioni incredibilmente efficaci, che finivano per dimostrare un divario tecnico, con gli altri ragazzini, quasi incolmabile. D’altronde erano comunque figlie di Enrica Colla, nazionale italiana e vice campione mondiale nel 1970 (dietro la Danimarca).

Manuela e Deborah diventeranno Emanuele e Massimo. Un taglio corto ai capelli e via a solcare i campetti lombardi. Peccato che la favola terminerà a causa di una sospettosa mamma avversaria, che riuscirà a svelare il mistero e a far cadere la “copertura”.

Una attenzione mediatica che finirà per spingere la federazione a prendere provvedimenti soltanto verso il Gragnano, reo di aver costruito un teatrino alquanto particolare. Sarà, comunque, una rivoluzione per tutto il movimento calcistico femminile. Dalla stagione 1986/87, la FIGC deciderà di organizzare la serie A femminile, dando un nuovo slancio ad una rivoluzione sociale iniziata da due talenti di nome Manuela e Deborah.

 

Fonte La Gazzetta dello Sport del 9 Agosto 1986

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