Storie di Calcio

L’omaggio della stampa mondiale al dio del calcio

Published

on

Nel giorno che tutto il calcio mondiale non avrebbe mai voluto vivere, si spendono le parole e i titoli per colui che è stato il simbolo di uno sport divenuto planetario.

Diego Armando Maradona, il genio venuto dall’Argentina, rimane nella memoria di tutti quelli che lo hanno visto e osannato fin dall’inizio degli anni ’80, da quando ha iniziato a dimostrare al mondo la sua immensa classe.

I principali network del globo dedicano la prima pagina al 10 di Vila Fiorito.

La Gazzetta dello Sport titola “Ho visto Maradona” con una foto del Pibe che bacia il suo sogno, quella Coppa del Mondo vinta nel 1986.

L’Equipe racconta il momento con “Die est mort”.

L’inglese The Sun ricorda il gesto rimasto nella storia, rimarcando la ferita ancora aperto ma tributando un giusto riconoscimento al dio del pallone (“In the hands of God”).

Il New York Times mette in risalto il lato umano del campione, definendolo il più umano degli immortali (“The most human of immortals”).

L’argentino Clarin ci ricorda, a chiare lettere, con non ci sarà nessuno mai come Diego (“No habrà mingano igual”).

Anche un altro dio dello sport, forse l’unico paragonabile a Maradona, lascia un ricordo di Diego dalle sue pagine social. Michael Jordan ci ricorda che “abbiamo perso una icona”.

Lo spagnolo Mundo Deportivo saluta il genio albiceleste con un semplice “Ad10s”, facendo un gioco di parole con il numero 10 che l’asso portava sulle maglia.

 

più letti

Exit mobile version