La Penna degli Altri

Riva, i 75 anni del mito che disse no ai potenti

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NAZIONE – CARLINO – GIORNO (Leo Turrini) – 75 anni in compagnia di una Leggenda. Giovedì Gigi Riva taglia il traguardo dei tre quarti di secolo […] Partirò da un numero. 35. Tanti sono i gol segnati in Nazionale da questo figlio della provincia lombarda. Non per caso si tratta di un record inviolato e forse inviolabile. E attenzione: relativamente poche (42) furono le sue presenze in azzurro. Poche anche a causa di una doppia, drammatica disavventura.

All’Italia del pallone, il primo simbolo di una unità difficile da ricostruire in un Paese insanguinato da una guerra civile, il Gigi da Leggiuno infatti non ha offerto solo le prodezze in area[…] No. C’è di più. A marzo del 1967 si frantumò la gamba mancina sfidando il Portogallo di Eusebio. A novembre del 1970 si scassò quella destra a Vienna, contro l’Austria. Eppure, sempre Riva si è rialzato. Era quasi un personaggio omerico. […] noi che eravamo bambini all’epoca dei suoi trionfi e dei suoi spasmi, ecco, ci eravamo abituati a considerarlo alla stregua di un super eroe. […]

E poi. Poi, a trasformare l’incanto per il mancino magico in innamoramento collettivo, ci fu l’irriducibile rifiuto del corteggiamento capitalista. […] Con i suoi gol trascinò l’Italia all’unico trionfo europeo, nel fatale 1968. E poi, segnando contro il Messico e contro i tedeschi nel mitico 4-3 della semifinale, spinse gli azzurri a un passo dal sogno mondiale, ucciso proprio da Pelé in finale nel 1970. […] E ad ogni estate Gianni Agnelli si presentava in Sardegna con il libretto degli assegni. […] Riva disse sempre di no. Alla Juve ma anche al Milan e all’ Inter. […] Si diceva che persino i latitanti, capeggiati da Grazianeddu Mesina, scendessero dalle montagne, alla domenica, per andare a tifare per lui, per il super eroe di Leggiuno. E carabinieri e poliziotti chiudevano un occhio.

Confinandosi nell’isola, Gigi, ne fosse o meno consapevole, mandava un messaggio all’Italia plebea, proletaria, lontana dagli agi dei ricchi e potenti: alla arroganza dei padroni e dei padrini, era possibile opporre un rifiuto. Nel 1970 vinse lo scudetto con il Cagliari e non c’è mai più stata impresa cosi grande, nel nostro calcio […]

Articolo del 5 novembre 2019

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