La Penna degli Altri

Un museo, mille emozioni

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Nell’edizione odierna del Corriere dello Sport si parla del museo dedicato alla nazionale italiana a Coverciano.

Ecco alcuni estratti:

[…]Nel 2000, a Covercia­no, attaccato ai campi di allenamento, è stato inaugurato il Museo del calcio. Dovrebbe­ro andarci tutti, non solo i ti­fosi, perché non racconta solo la storia di una squadra di cal­cio ma anche quella dell’Italia. Stanze su stanze piene zeppe di palloni, maglie, gagliardet­ti e trofei di ogni epoca, dagli Anni ’30 all’Europeo del 2021.[…]”

[…] Le maglie che sono espo­ste non sono mai state lavate e dietro a quei pezzi di stoffa si nasconde un angolo di storia. Lo capisci dalle righe di sudo­re, dagli strappi sul petto cre­ati dopo un contrasto violen­to, dalle macchie verdi di erba e terra sui pantaloncini dei di­fensori, dal segno lasciato dal gesso delle linee del campo sul completo di Fabio Cannavaro, quando dopo l’ultimo rigore della finale del 2006 contro la Francia, si è sdraiato a bor­do campo per festeggiare.  […]”

[…] A partire dal 1911 la maglia è di­ventata azzurra, sulla base del colore ufficiale del re: il blu Sa­voia. Però ci sono anche alcune maglie speciali. L’ltalia infatti ha giocato in maglia nera nel 1938, per volere della propa­ganda fascista, in uno dei Mon­diali più criticati di sempre e anche in maglia verde nel di­cembre del 1954, quando la tv era ancora in bianco e nero e bisognava trovare un modo per distinguere la maglia azzurra dell’Italia dalla maglia celeste dell’.Argentina. Fino agli Anni 90 sopra alle maglie c’era solo il numero, poi hanno de­ciso di aggiungere anche i co­gnomi dei calciatori, in modo da venderne di più ai tifosi. […]”

[…] L’unica maglia di una squadra diversa dalla nazionale è quel­la del Grande Torino, i campio­ni di Italia che nel 1949 hanno perso la vita durante l’inciden­te aereo di Superga … In que­gli anni 10 giocatori su 11 del­la nazionale giocavano proprio nel Toro e per ricordarli l’Italia ha disputato tutte le partite del 1950 con una striscia nera cu­cita sulla divisa. […]

Fonte: Corriere dello Sport

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