Storie di Calcio

Della Superlega si parlava già nel 1989

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“L’Uefa, si sa, tentenna: ai santoni non piacciono le innovazioni”

Svegliarsi, in un giorno di Aprile, e trovarsi sorpresi da titoloni ululanti di stupore e di contrarietà, come se la notizia raccontata potesse provenire da un pianeta sconosciuto.

E allora vedi che partono i commenti, le tesi più o meno veritiere, le opinioni di un pubblico ormai assoluto protagonista, le controversie dettate dall’importanza dell’argomento.

La Superlega, questa sconosciuta, arriva nei discorsi di mezza Europa con la sfrontatezza della ricchezza e con la sicurezza del potere. Ma, e questo in pochi lo sanno, è un argomento vecchio di almeno 30 anni … forse anche di più.

In un articolo pubblicato su La Stampa del 9 Novembre 1989, infatti, il titolo scelto dal giornalista Gandolfi non lasciava sconti alle interpretazioni: “La Superlega vuole sbancare l’Europa”. 

Il piano di Berlusconi e Mendoza, presidente del Real Madrid, era chiarissimo e ben definito. Si sentiva la necessità di costruire un “torneo riservato ai top-club”, una sorta di campionato europeo giocato tra compagini del calibro di Milan, Inter, Juventus, Real, Psv, Benfica, Bayern Monaco etc etc etc. Il motivo era più che spiegato dalle necessità di introiti sempre maggiori, dettati dal bisogno di “ammortizzare gli altissimi costi di gestione dei grandi club” (dalle dichiarazioni del presidente di Fininvest ad una tv spagnola).

In quel 1989 si pensava già al futuro televisivo degli anni ’90 e a quel 1992 che avrebbe aperto le frontiere del mercato. Il progetto prevedeva una Superlega con “le società più prestigiose d’Europa: Inter, Milan e Juventus per l’italia e poi Liverpool, Ajax, Psv Eindhoven, Real Madrid Bayern Monaco, Amburgo, Benfica, Manchester United, Feyenord e Steaua Bucarest” a giocarsi un torneo “con partite infrasettimanali” che non avrebbero dovuto “intralciare i campionati o le normali competizioni europee”.

Quell’anno anche gli allenatori si schierarono a favore del nuovo progetto, con Arrigo Sacchi indirizzato verso “scelte che guardano avanti” e con Trapattoni pronto a ricordare come quello della Superlega fosse un disegno calcistico pensato, molti anni prima, da Gipo Viani.

“Si trattava” soltanto “di cambiare la testa di allenatori e pubblico”.

Quando si dice … corsi e ricorsi storici.

 

Fonte ARCHIVIO LA STAMPA

 

 

 

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