Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

Dove volano le “Aquile “… laziali

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli) – Correva il 1979 quando la Lazio decise, come peraltro molte altre squadre in serie A, di rinnovare il suo logo. Tale stemma, in realtà, era il simbolo di un radicale cambiamento nel calcio con l’ingresso del merchandising ovvero di quella attività con la quale si intendeva utilizzare il marchio di una squadra a fini commerciali. L’idea derivò anche dall’abbinamento con lo sponsor tecnico Pouchain fornitore degli indumenti da gara e al tutto venne aggiunta l’inarrivabile maestria di Piero Gratton un genio della grafica che elaborò l’aquila della Lazio nella versione che sui gagliardetti rimase fino al 1982 quando, per volontà del Presidente Casoni, fu soppiantata da un ulteriore stemma che divenne iconico tanto da essere utilizzato fino ai giorni nostri sulle maglie laziali.

Il gagliardetto odierno è una delle tre versioni ricamate utilizzate in quel periodo. Ad essi si affiancarono almeno altre due versioni serigrafate, sempre realizzate dalla stessa ditta romana. Per la versione ricamata i gagliardetti erano prodotti in una versione priva di qualsiasi iscrizione, oppure con i dettagli della partita e il nominativo dell’arbitro a cui veniva donato. Della versione con i dettagli della partita esistevano esemplari anche con lo scudetto tricolore (di sicuro in uso nei primi mesi del 1982) mentre nella versione stampata erano prodotti in celeste o bianco ed entrambe riportavano lo scudetto tricolore a ricordo del titolo vinto nella stagione 1973 – 1974.

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