La Penna degli Altri

Il Chievo fa 90. Così ha riscritto la storia

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L’ARENA (Alessandro De Pietro) – Novant’anni d’orgoglio, di passione, di storie. Il 6 settembre del 1929 quando nacque il Chievo, quando il calcio s’accodò al tamburello, al tiro alla fune, alla ginnastica nell’Opera Nazionale Dopolavoro di allora. San Siro c’era da tre anni, campione d’Italia era il Bologna. Bulla, Bonamini, Lain, Ottolini, Sandrini, Braghieri, Busani III, Merighi, Sabbadini, Menegotti, Ridolfi il primo undici del Chievo, in campo l’8 novembre del 1931 contro il Domegliara per il campionato Liberi […] Il primo Chievo fu quello di Severino Dal Pozzo e Antonio Recchia, due fra i più attivi a riunire le passioni calcistiche e a far rotolare il pallone in ogni angolo del borgo. Poi i primi veri tornei e le prime icone. Come Umberto Busani, classe 1915, nato a Parma e al Chievo giovanissimo prima di passare all’Alessandria e giocare nel Napoli e nella Lazio. La prima stella del Chievo

[…] Il 3 novembre del 1957 venne inaugurato il campo parrocchiale dedicato a Carlantonio Bottagisio, commendatore che donò quell’area, diventato il modernissimo centro sportivo di oggi. […] Tutto ha una logica, filo conduttore neanche così invisibile. Come la faccia rassicurante ancora oggi in giro per il Bentegodi di Bruno Vantini, centravanti del Chievo di allora che si ritirò nel 1971 dopo 159 gol con quella maglia addosso. Onore e rispetto, il solo che numeri alla mano può rivaleggiare con Pellissier.

Poi, nel 1964, comincia l’era di Luigi Campedelli. Presidente e anche di più. Sguardo in avanti, sempre più a testa alta. Con la conquista dell’Interregionale, l’attenzione per il vivaio ed altri orizzonti verso cui dirigersi. La nascita della Paluani Chievo, l’arrivo del vulcanico Saverio Garonzi alla vicepresidenza e dello straordinario Giancarlo Fiumi. La scalata continua, fino alla C2 conquistata nel 1986 dopo lo spareggio col Bassano e la Cl presa tre anni dopo con largo anticipo. Il gol decisivo lo segnò Rolando Maran, non a caso. Proprio lui, il capitano e l’uomo delle 148 panchine col Chievo in Serie A. Sempre più solido quel filo, fortissimo anche dopo l’improvvisa scomparsa di Campedelli, il 15 settembre del 1992. La traccia però è scritta. E il figlio Luca la percorre fino in fondo. Ventisette anni da presidente ora, […] in Cl nell’apoteosi di Carrara quando la punizione di Antonioli e il tocco di Gentilini, altro capitano, fanno la storia.

La B pareva un altro pianeta, ma sette anni dopo anche Delneri avrebbe detto la stessa cosa della Serie A. […]

Articolo pubblicato su L’ARENA del 6 settembre 2019

Il Chievo pronto a giocare la prima partita ufficiale, nel novembre 1931

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