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Libri: “Elkjaer sindaco!”. Il gol senza scarpino

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GLIEROIDELCALCIO.COM – Per la rubrica “Libri”, la scorsa settimana, abbiamo raggiunto e intervistato un amico de GliEroidelCalcioMatteo Fontana, giornalista, scrittore e autore del libro “Elkjaer sindaco!”, edito dalla Eclettica Edizioni.

Per quattro anni Elkjaer è un simbolo dell’Hellas, che alla prima stagione vince un incredibile scudetto. Farà vivere al popolo gialloblù sconfinati momenti magici e quei tifosi inizieranno ad acclamarlo come Sindaco.

Nell’appuntamento odierno vi proponiamo un estratto relativo al gol del Sindaco contro la Juventus, quello segnato senza scarpino.

Ringraziamo ancora Matteo Fontana e l’Eclettica Edizioni per averci concesso questa possibilità.

Buona lettura

Il Team de GliEroidelCalcio.com

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Non è il giorno di le Roi, ma quello dell’Hellas. Il giorno, anche, in cui Preben Elkjaer entra nella storia del calcio. Lo fa alle 16.36 di una domenica d’ottobre che ha poco di autunnale e che somiglia a un prolungamento dell’estate. Il sole è alto e inonda il campo. Il Verona è avanti per 1-0: Fanna è scappato via sulla fascia destra e ha disegnato un cross a spiovere. Tacconi è saltato fuori tempo e fuori spazio, come fosse stato stregato. La palla l’ha scavalcato e dall’altro lato dell’area piccola a riceverla di testa, senza neanche dover staccare, è Galderisi, che di nuovo punisce la sua ex squadra. È il gol che dà il vantaggio al Verona.

La Juventus è dimessa e priva di idee. I suoi tentativi vanno a sbattere contro la difesa accorta dell’Hellas. Il cronometro arriva all’81’. Di Gennaro effettua un lungo rilancio dal fondo. Sulla linea di metà campo, Elkjaer lascia sfilare il pallone e comincia la lunga corsa verso la porta della Juve. Pioli è in ritardo di un batter di ciglia, ma è già troppo. Preben è imprendibile. La sua falcata è un tornado, un tifone che il terzino bianconero prova ad arginare, forse comprendendo che non potrà mai riuscirci.

La sua scivolata gli fa toccare la scarpa destra di Elkjaer, che, al nuovo slancio di Cavallo Pazzo, scivola via, lasciando l’attaccante scalzo. La resa di Pioli è firmata. Pochi istanti dopo la sigla tutta la Juventus, con il danese che scaglia il tiro del 2-0 e lo fa proprio con il piede rimasto senza scarpa. Il Bentegodi impazzisce di una gioia sfrenata, Elkjaer viene abbracciato dai compagni. Gli si fanno attorno, scatenando una festosa, ebbra danza, Volpati, Galderisi, Marangon, tutti gli altri: “Fu un momento eccezionale – ricorda Piero Fanna –, in quel gol c’era tutta la classe di Preben. Un attaccante che, ai tempi d’oggi, segnerebbe due, tre volte di più di quel che fece allora, con i regolamenti che sono cambiati e, sul piano tattico, la fine dei tempi della marcatura a uomo. Quando Elkjaer prendeva la palla e aveva davanti il campo che gli si apriva, sembrava che nessuno potesse fermarlo. Neanche se gli toglievano una scarpa”.

 

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