La Penna degli Altri

La sfortunata storia di Ludo Coeck

Published

on

(GOAL.COM di Paolo Camedda – Foto WIKIPEDIA)

Goal.com dedica un articolo ad una storia poco conosciuta, quella di Ludo Coek. Ecco uno stralcio.

[…] Dopo gli esordi da attaccante, era stato spostato a centrocampo ed era diventato un giocatore dominante: fisico imponente (un metro e 86 centimetri di altezza per 75 chilogrammi), aveva visione di gioco, geometrie da regista, grandi mezzi atletici.

[…] Classico bravo ragazzo, Ludovic Coeck nasce a Berchem, in Belgio, il 25 settembre 1955. I suoi capelli riccioluti e i baffi, entrambi biondissimi, diventeranno una costanza sia nell’Anderlecht, sianella Nazionale belga di Guy Thys.

[…] Il Milan di Giuseppe Farina è la prima squadra a interessarsi a lui, e vorrebbe prenderlo insieme al suo connazionale Eric Gerets. L’Inter di Ivanoe Fraizzoli nel frattempo sogna il grande colpo, rappresentato dall’arrivo di Paulo Roberto Falcão dalla Roma dopo lo Scudetto vinto nella capitale. Fra i giallorossi e i nerazzurri viene raggiunta un’intesa totale, ma dopo la rivolta dei tifosi giallorossi, che si oppongono al trasferimento del ‘Divino’, l’intervento di Giulio Andreotti, tifoso romanista doc, fa saltare l’affare. L’allora Direttore sportivo dell’Inter, Sandro Mazzola, è costretto a virare repentinamente sulla seconda scelta, rappresentata appunto da Ludo Coeck. 

[…] In un’epoca in cui i calciatori laureati erano mosche bianche, e addirittura pochi sono quelli diplomati, Coeck conosce addirittura altre 6 lingue e dimostra subito di distinguersi dalla media dei suoi colleghi per cultura e intelligenza. […] Ma, come a volte accade nella carriera di un calciatore e in generale di un’atleta, ci sono situazioni incredibili in cui la sorte ha un peso determinante. […] La sfortuna, da lì in avanti, condizionerà infatti pesantemente anche l’avventura italiana del giocatore belga e in generale la sua stessa carriera. A 26 anni Coeck ha tutto: è bello, ha fama, soldi e si è affermato in un mondo come quello del calcio dove non sempre è semplice emergere. Coeck si procura già nel precampionato un brutto stiramento contro il Livorno.

[…] Coeck chiude la sua prima e sfortunata stagione italiana con 15 presenze complessive senza goal. Partecipa ad Euro ’84 giocando 2 partite con la sua Nazionale. L’Inter, che è passata intanto nelle mani di Ernesto Pellegrini, ci crede ancora, tuttavia lo manda in prestito all’Ascoli per rivitalizzarne la carriera dopo una stagione tormentata dai tanti problemi fisici. […] Ma anche l’Ascoli non aveva fatto i conti con l’incredibile sfortuna che continuava a perseguitare il belga. Ludo accusa infatti forti dolori ad un anca. Ha sempre dolore dopo gli allenamenti e finisce per non vedere mai il campo nella stagione 1984/85.

[…] È il 7 ottobre 1985, e Ludo, che ha appena compiuto 30 anni, è invitato ad un programma televisivo in Belgio, ‘Extratime’, per raccontare la sua vicenda. Qui parla del suo calvario e della voglia di ricominciare. Finita la trasmissione, si mette al volante della sua BMW per rientrare a casa. Ma sull’autostrada Bruxelles-Anversa, si accerterà a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, resta coinvolto in un bruttissimo incidente stradale con un camion e un’altra auto, con l’auto del calciatore che dopo aver urtato il mezzo pesante termina la sua folle corsa contro un guard-rail. […] Ma non c’è niente da fare. Dopo due giorni di agonia, il 9 settembre 1985, Ludo Coeck è dichiarato dai medici “clinicamente morto”.

 

Vai all’articolo originale

più letti

Exit mobile version