Storie di Calcio

Quando Scopigno voleva vincere la Coppa dei Campioni

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

C’era una squadra che, a cavallo tra i due decenni più belli e discussi del secolo passato (’60 e ’70), ha scritto pagine importanti del calcio italiano. Il Cagliari di Gigi Riva è storia, soprattutto grazie allo scudetto conquistato in quel 1970, anno del Mundial messicano e del 4-3 tra Italia e Germania. Ad allenare quella formazione, che rappresentava un’intera isola e un’intera parte di Paese, spesso dimenticate, c’era Manlio Scopigno. L’allenatore friulano aveva plasmato una squadra diventata fortissima nell’arco di un triennio, costruita attorno alla figura incredibilmente carismatica di rombo di tuono e costituita da elementi validissimi come Domenghini, Gori e Poli (strappati all’Inter in cambio di Boninsegna), oltre al portierone Albertosi. Una crescita tecnica costante, un’evoluzione del risultato senza precedenti. Finale di Coppa Italia e secondo posto nel ’69, scudetto e titolo di capocannoniere per Riva nel ’70.

Nella nostra ricerca dei titoli e delle pagine di giornale che hanno fatto epoca o che sono stati emblematici nel futuro delle squadre e dei giocatori, ci siamo imbattuti nel Messaggero Sardo dell’Agosto 1970. Un Manlio Scopigno stranamente poco cauto, si lasciava andare a dichiarazioni che preludevano un futuro ancora più roseo per il suo Cagliari.

“Scopigno: vogliamo vincere coppe e scudetto” … era questo il titolo in prima pagina, seguito da particolari affermazioni che ne sottolineavano una insolita “ingordigia sportiva”.

“Tenteremo di vincere tutto. Campionato, Coppa dei Campioni, Coppa Italia. Nessuno ci è mai riuscito ed è proprio per questo che l’idea mi affascina”

Sfortunatamente per il grande “filosofo” del calcio, il suo Cagliari venne stoppato dall’austriaco Norbert Hof (che distrusse il perone di Riva) e dai quattro gol di un giocatore spagnolo che giocava con l’Atletico Madrid, quel Luis Aragones che inizierà il ciclo vincente della Spagna negli anni ‘2000.

 

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