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La storia del Trofeo Berlusconi, tra cabala e calcio anni ’90

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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan – Foto WIKIPEDIA)

Mediapolitika e la consueta rubrica del Lunedì dedicata al calcio amarcord. Oggi si parla del Trofeo Berlusconi, simbolo del calcio anni ’90. Ecco un estratto.

[…] Nel 1990, ad un anno dalla morte, Silvio Berlusconi decide di istituire un trofeo dedicato alla memoria di suo padre Luigi e che si dovrà disputare ogni anno intorno a Ferragosto nello stadio di San Siro in partita unica. Alla fine della gara, sarà proprio Berlusconi a consegnare la coppa nelle mani del capitano della squadra vittoriosa; l’idea è inizialmente raccolta freddamente da stampa e tifoseria, anche se il presidente del Milan ha già pianificato tutto: a giocare sarà ovviamente la compagine milanista e l’avversario sarà ogni anno diverso e la squadra sfidante dovrà aver vinto nella sua storia almeno una volta la Coppa dei Campioni o il suo corrispettivo sudamericano, la Copa Libertadores.

[…] La prima edizione del Trofeo Luigi Berlusconi viene programmata per l’estate del 1991 quando al Milan è appena arrivato Fabio Capello come allenatore. […] Si gioca il 23 agosto 1991 […] il grande protagonista è il centravanti juventino Pierluigi Casiraghi […] che permette ai bianconeri di vincere 2-1. […] Il campionato dirà poi altro: il Milan vincerà lo scudetto da imbattuto, la Juve giungerà seconda a debita distanza. […] Passa un anno e l’operazione si ripete, stavolta a sfidare il Milan c’è l’Inter il 22 agosto 1992; i rossoneri vincono 1-0 grazie ad una rete lampo del nuovo arrivo Jean-Pierre Papin dopo appena 4 minuti di gioco. […] Un anno esatto più tardi, il 17 agosto 1994, il Milan batte 1-0 il Bayern Monaco, rete di Ruud Gullit. […] Da qui in avanti il trofeo cambia faccia: le dirigenze di Milan e Juventus sono molto amiche; […] si decide allora, visto anche il decrescente afflusso di spettatori a San Siro, che il Trofeo Berlusconi diventerà un appuntamento fisso fra rossoneri e bianconeri.

[…] Proprio da qui il Trofeo Berlusconi assume i contorni di una cabala tanto bizzarra quanto continua: nel ’95 trofeo alla Juve e scudetto al Milan, un anno dopo a trionfare in estate sono i rossoneri (1-0, rete di Eranio il 21 agosto 1996) e a vincere il tricolore i bianconeri. Stessa sorte l’annata successiva: “Berlusconi” al Milan (3-1 in rimonta il 19 agosto 1997, rete eccezionale di Patrick Kluivert che a Milano avrà poca fortuna) e scudetto alla Juve.

[…] Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, diceva Lino Banfi in un suo celebre film in cui la superstizione la faceva da padrone.

[…] Quella del 2002 è poi una gara che a posteriori si potrà definire profetica: il 18 agosto, Milan e Juventus chiudono i 90 minuti sullo 0-0, poi i rossoneri vincono ai calci di rigore; 9 mesi più tardi, il 28 maggio 2003, a Manchester le due squadre si ritrovano di fronte per la finale di Coppa dei Campioni, la prima fra due club italiani, che il Milan vincerà proprio dopo i tiri dal dischetto e proprio dopo che tempi regolamentari e supplementari si erano chiusi a reti inviolate.

[…] Del Trofeo Luigi Berlusconi, però, al di là dei freddi numeri restano i ricordi, quelli che almeno fino all’inizio degli anni duemila hanno accompagnato i tifosi italiani sotto gli ombrelloni, a far credere loro che il vincitore della partita avrebbe poi perso lo scudetto.

 

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