30 ottobre 1977: a seguito di un malore sul terreno di gioco, ci lasciava Renato Curi
30 ottobre 1977: la scomparsa di Renato Curi
L’esordio di Renato Curi in Serie B
Bari: Mancini, Cazzola, Generoso, Consonni, Spimi, Garzelli, Martini, Scarrone, Casarsa, D’Angelo, Florio. A disposizione: 12) Merciai. 13) Tendi. 14) Zamparo. Allenatore: Carlo Regalia.
Como: Rigamonti, Melgrati, Gamba, Correnti, Cattaneo, Casone, Pozzato, Curi, Traini, Vannini, Galuppi (67’, Rossi). A disposizione: 12) Mascella. 13) Savoia. Allenatore: Pippo Marchioro.
Dal Como al Perugia
Il gol alla Juventus
Il tabellino della partita tratto da “La Gazzetta dello Sport”
16 maggio 1976.
Perugia-Juventus 1-0
Marcatori: 55’, Curi.
Arbitro: Gianfranco Menegali di Roma.
Perugia: Marconcini 6.5; Nappi 6.5, Lanzi 7; Frosio 7, Berni 7, Amenta 7; Ciccotelli 6.5, Curi 7.5, Novellino 7, Vannini 6.5, Sollier 6+ (12 Malizia, 13 Baiardo, 14 Marchei). Allenatore: Ilario Castagner.
Juvenus: Zoff 6.5; Gentile 6, Tardelli 7; Furino 6.5, Morini 6.5, Scirea 6.5; Causio 6 (dal 28′ s.t. Altafini s.v.), Cuccureddu 6, Gori 5.5, Capello 5.5, Bettega 6 (12 Alessandrelli, 14 Spinosi). Allenatore: Carlo Parola.
NOTE. spettatori 32.185, paganti 22.163, incasso record di 114.276.200 lire.
I destini di Renato Curi e della Juventus si incontreranno per l’ultima volta a Perugia poco più di un anno dopo: il 30 ottobre del 1977.
Alla vigilia del match, giocato alla sesta giornata di andata, la classifica dice che il Milan è in testa a sette punti col Genoa (ma mai un inizio di campionato fu più bugiardo per i rossoblù genovesi: quell’anno il Genoa retrocederà da terzultimo per un solo gol di differenza reti rispetto alla Fiorentina). In testa alla classifica insieme a Genoa e Milan ci sono proprio Juve e Perugia che quindi si scontrano da prime della classe. Il Perugia veniva da una vittoria per tre a due in trasferta a Bologna e la Juventus aveva inflitto una sonora sconfitta per cinque a uno ai viola in casa a Torino.
A pochi minuti dall’inizio della ripresa, avviene la tragedia
Nel primo tempo della partita giocata, il 30 ottobre del 1977, dal Perugia contro la Juve nello Stadio di Pian di Massiano, su un terreno reso pesante dalla pioggia autunnale, Renato Curi è tra i migliori in campo per impegno e manovra. Ma, al quinto minuto della ripresa, il giovane centrocampista degli umbri si accascia. I giocatori della Juve che gli sono vicini si accorgono subito della gravità della situazione e richiamano l’attenzione dell’arbitro e dei soccorsi. Il giocatore è portato fuori in barella. Si tentano tutte le cure ma Curi non riprende coscienza e viene portato via in ambulanza.
Mentre la partita si concludeva con un pareggio sul punteggio di zero a zero, all’ospedale si registrava il decesso di Renato Curi. Lasciò una figlia di pochi anni e un bambino che ancora non era nato: la moglie era incinta di alcuni mesi.
La morte di Renato Curi scosse l’intera nazione. Aldilà delle vicende legali e delle questioni riguardanti le cause e le responsabilità della sua morte, rimane la figura di un giocatore che è ricordato con grande affetto dagli sportivi italiani.
Estratto in anteprima di Massimo Prati, “Il Calcio Anni ’70. Secondo Volume 1975-1977”. Urbone Publishing, libro non illustrato, in uscita a novembre.


Il primo volume (1969-1974) è già in vendita da un anno.


GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati)
