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31 Maggio 1961: il Benfica vince la sua prima Coppa dei Campioni

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“I portoghesi parano … con i pali”

Prima o poi doveva finire e quel 1961 segnerà la conclusione di un dominio durato cinque lunghe edizioni. Il Real Madrid del potente Bernabeu, aveva terminato la sua avventura nella Coppa Campioni 1960/61 fermato dai cugini del Barcellona, lanciatissimi verso la prima vittoria nel torneo che cominciava ad essere l’eldorado del calcio europeo.

In finale, contro i catalani di Orizaola, una squadra portoghese destinata a prendere il posto delle merengue per tutto il decennio ’60. Il Benfica di Bela Guttmann, allenatore di rarissima intelligenza tattica, proveniente dalla scuola magiara che si era distinta per qualità e sfortuna.

Il 31 Maggio del 1961, lo Stadio Wankdorf di Berna (impianto tutto sommato piccolo per una partita di quella importanza) divenne il teatro di una partita senza un vincitore annunciato. Una sfida bellissima, piena di colpi di scena e di giocate di grande spessore tecnico.

Passeranno in vantaggio i blaugrana, al minuto 21′, con Kocsis, abile a sfruttare un cross dalla destra e a insaccare di testa sull’incolpevole Pereira. I lusitani, però, ci metteranno soltanto dieci minuti a capovolgere il risultato. Aguas, capocannoniere del torneo, siglerà il pareggio con un fortunoso tocco sotto porta; Ramalles sarà sfortunato e consegnerà il 2-1 agli uomini di Guttmann dopo un rocambolesco autogol (con la palla che spiove, tocca il palo interno e cammina lungo la linea di porta prima di entrare e poi uscire).

Il 3-1 arriverà nella ripresa, con un tiro al volo da fuori area del numero 10 Coluna, dritto verso l’angolino sinistro della porta difesa dal capitano Ramallets. Tutto finito? … Macché.

Il Barcellona cercherà il tutto per tutto e darà inizio ad una riscossa culminata con il secondo gol a 15 minuti dalla fine. Un gol di rarissima bellezza e potenza, con un sinistro dell’ungherese Czibor da trenta metri, di prima intenzione, con la palla che scende improvvisamente e si insacca sotto l’incrocio. Prima di quella prodezza, un doppio palo su tiro da fuori area e un altro dopo un colpo di testa ravvicinato.

60 anni fa, il Benfica di Guttmann vincerà la sua prima Coppa Campioni. Si ripeterà anche l’anno successivo, prima della presunta maledizione lanciata dal tecnico magiaro e capace di fermare il lusitani per ben 8 volte prima del traguardo.

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