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28 Agosto 1981: muore Bela Guttmann

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Il 28 Agosto del 1981 moriva Bela Guttmann, l’iconico allenatore ungherese che si rese protagonista della famosa “maledizione” del Benfica. Il Corriere del Ticino realizza un articolo celebrativo di cui vi proponiamo un estratto.

[…] Quarant’anni fa, il 28 agosto del 1981, moriva Béla Guttmann, leggendario allenatore ungherese. Celebre la sua «maledizione» nei confronti del Benfica, squadra che portò a vincere due Coppe dei Campioni nel 1961 e 1962. […] «Per i prossimi cent’anni – tuonò allora il magiaro – nessuna squadra portoghese sarà campione continentale due volte di fila. E il Benfica non vincerà mai più una coppa europea». Era l’estate del 1962, la più efficace maledizione della storia del calcio era stata lanciata, e Béla Guttmann levò il disturbo ruggendo.

[…] Divenuto allenatore, le stimmate da globetrotter di Béla Guttmann si fecero ancor più evidenti: dopo un paio d’anni di gavetta alla guida del vecchio Hakoah, di nuovo abbandonò Vienna, stavolta per i Paesi Bassi, dove gli affidarono la panca dell’Enschede. Quando gli olandesi finirono i soldi, rimpatriò, ma non fece nemmeno in tempo a disfare la valigia che gli toccò ripartire in tutta fretta. La Germania nazista infatti proprio in quelle settimane completò l’Anschluss, i club ebraici vennero cancellati e Guttmann dovette riparare nella natìa Ungheria, dove la situazione pareva più tranquilla. […] Nel 1949 prese la via dell’Italia. Sbarcò a Padova dove sorprese tutti con metodi di preparazione innovativi e rinunciò all’ingaggio fisso: preferiva essere pagato in base ai punti conquistati, che nella prima parte del torneo furono moltissimi (una sconfitta in 13 gare). Ma il rendimento dei patavini subì una clamorosa flessione: nei successivi 14 turni le gare perse furono 13 e Guttmann venne licenziato. […] Il Portogallo è approdo naturale per chiunque torni dal Brasile, e Béla non fa eccezione. Ingaggiato dal Porto, vince il titolo lusitano al primo colpo superando il Benfica per la sola differenza reti. I dirigenti lo adorano e alla festa celebrativa gli regalano un logo del club tempestato di diamanti. Lui ringrazia, chiude in valigia il prezioso omaggio e, in perfetto stile Guttmann, annuncia che la stagione seguente andrà ad allenare proprio i più acerrimi rivali dei Tripeiros. Giunto al Benfica, taglia 20 giocatori, promuove molti ragazzi del vivaio e acquista il bomber José Torres, che sarà fondamentale per la conquista di due campionati e della prima Coppa dei Campioni. Per poter bissare il maggior trofeo continentale, ad ogni modo, serve un rinforzo, e Guttmann lo individua in Eusebio, che con Torres farà sfracelli.

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(CORRIEREDELTICINO.CH di Stefano Marelli)

 

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