Ritenuta una delle nazionali più forti di sempre, l’Italia di Enzo Bearzot disputa in Argentina, un mondiale all’insegna dello spettacolo e di grande gioco. Paolo Rossi ricorda, quel Mondiale, così: ” Questo fu un Mondiale molto avvincente. Per me era un po’ come scoprire tutto, come un bambino che, per la prima volta, si appresta a vedere le cose più importanti. E’ stato tutto una scoperta, per me, ma è stato molto esaltante ed entusiasmante. Quello del ’78 è stata la semina per poi la raccolta dell’82.”
Dopo la vittoria nell’esordio, in rimonta per 2 a 1, contro la Francia, gli azzurri affrontano il 6 giugno l’Ungheria. La partita dimostra tutta l’abilità di quella squadra. La nazionale supera con un netto 3 a 1 i magiari. A segnare la rete del vantaggio è Pablito con un tap in dopo un tiro respinto dal portiere. L’attaccante era già andato a segno anche nella partita contro i transalpini firmando il gol del pareggio. Dopo 1′ minuto ci pensa Bettega a raddoppiare. Lancio lungo per l’attaccante che stoppa e calcia in porta battendo l’estremo difensore ungherese. Nella ripresa è Benetti a portare gli azzurri sul tre a zero con un tiro dal limite dell’area che finisce nell’angolino basso. Il gol della bandiera, viene segnato al 90′ ma ormai è inutile. La partita finisce con questo risultato e gli azzurri, matematicamente certi del passaggio del turno, accedono al secondo girone.
Quella nazionale era composta da tanti giocatori giovani che, ancora, non erano nel pieno della loro maturità calcistica e altri che avevano già fatto intravedere grandi cose. Un esempio su tutti la coppia gol Pulici – Graziani. La classe e l’eleganza di Scirea. Difensori come Cabrini e in porta sull’eterno Zoff. Insomma c’erano tutti i presupposti per disputare una buona rassegna intercontinentale.
Per rivivere le emozioni della partita contro i magiari, ecco il video
