Bufera Sinner, rispunta il doping: è successo contro Alcaraz - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
Bufera Sinner, rispunta il doping: è successo contro Alcaraz - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
Jannik Sinner deve fare ancora i conti con le insinuazioni sul doping: c’entra la finale persa contro Carlos Alcaraz.
La sconfitta subita da Jannik Sinner nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz è di quelle che fanno male. Il numero uno al mondo è arrivato a un passo da quello che sarebbe stato il suo primo trionfo nello Slam parigino: tre match point sprecati nel quarto set e break subito nel game successivo sul 5-3.
Alla fine ad alzare il trofeo è stato ancora una volta il 22enne di Murcia, che già lo scorso anno era riuscito a imporsi battendo prima in semifinale proprio Jannik Sinner e poi regolando in finale Alexander Zverev. Per il campione italiano si è trattato comunque di un ulteriore passo in avanti: arrivare a un solo punto dal battere sulla terra rossa il miglior giocatore al mondo su questa superficie dimostra che la crescita di Jannik è proseguita, nonostante i tre mesi di assenza forzata a causa della squalifica per il caso Clostebol.
Tuttavia proprio in queste ore la vicenda doping è tornata a riguardare Sinner. Ancora una volta il fenomeno altoatesino deve fare i conti con riferimenti alla squalifica subita per la contaminazione da Clostebol, nonostante la stessa WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) abbia chiarito che quello di Jannik non può essere considerato un caso di doping.
Il noto quotidiano britannico The Guardian ha espresso grandi elogi per il livello di tennis mostrato da Sinner e Alcaraz durante la finale di domenica scorsa, durata 5 ore e 29 minuti (la più lunga di sempre nella storia dell’Open di Francia e la seconda più lunga nella storia degli Slam). Il giornalista sportivo Jonathan Liew si è però soffermato anche su un altro aspetto, ovvero la simpatia che il pubblico del Roland Garros ha dimostrato di avere più per Alcaraz che per Sinner.

Secondo Liew ci sono almeno tre motivi che portano il pubblico a schierarsi con lo spagnolo: “Per ovvie ragioni, Sinner non sarà mai adorato dal pubblico con la stessa profusione di Alcaraz – si legge sul Guardian – il meno riservato dei due, il più emotivamente disponibile, l’unico dei due a non aver fallito un controllo antidoping“.
E’ proprio quel riferimento finale a suscitare un certo fastidio nei tifosi italiani: probabilmente anche Sinner non avrà apprezzato, anche se Jannik ha già dimostrato fin troppe volte di sapersi concentrare solo sul campo.
