L'acquisto è già bocciato, arriva la sentenza (Foto Instgram - glieroidelcalcio.com)
L'acquisto è già bocciato, arriva la sentenza (Foto Instgram - glieroidelcalcio.com)
Un acquisto già bocciato sul nascere per la Juventus, il calciatore non convince. Ecco cosa si muove alla Continassa.
La sconfitta con il Real Madrid ha fatto male, inutile negarlo. Non solo per l’eliminazione dagli ottavi del Mondiale per Club, ma per quello che ha rappresentato a livello simbolico. La Juventus aveva retto bene per larghi tratti del match, mostrando anche sprazzi di personalità e una discreta organizzazione.
Però, come spesso accade quando giochi contro squadre abituate a vincere tutto, il minimo calo si paga a caro prezzo. E così è stato: il caldo, la fatica, le gambe che non rispondono più, e tutto va in frantumi. Ora però è tempo di guardare avanti. E la società lo sta facendo con decisione, puntando forte sul mercato per ridisegnare la squadra.
Un primo tassello importante è già arrivato in attacco. Jonathan David è il volto nuovo della Juventus e rappresenta un segnale forte. Classe 2000, canadese di nascita ma con formazione europea, David è esploso al Lille, dove si è guadagnato il titolo di bomber affidabile e moderno. Non è solo uno che segna, è uno che sa giocare per la squadra. Intelligente nei movimenti, letale nell’area di rigore, veloce e lucido sotto porta. Non ha bisogno di tante occasioni per colpire, e questo alla Juve mancava da tempo. Con lui cambia il modo di attaccare, perché sa sia finalizzare che creare spazio per i compagni.

Con l’attacco che sembra aver trovato la sua quadratura, ora tocca alle corsie laterali. Il nome che circola con insistenza è quello di Dodô, terzino brasiliano della Fiorentina. Un profilo che piace per la sua spinta, per la capacità di giocare in entrambe le fasi e per quella vena tecnica che, a tratti, lo rende imprevedibile. Però non tutti sembrano convinti. Anzi, è arrivata una bocciatura pesante e firmata da chi il ruolo lo conosce bene: Christian Panucci. L’ex difensore di Roma e Milan non ha usato giri di parole, commentando così l’eventuale arrivo di Dodô in bianconero: “Non fa la differenza”.
Parole secche, dirette, che accendono il dibattito. Perché in effetti il brasiliano, finora, ha alternato buone prestazioni a momenti di blackout totale. Sembra sempre sul punto di esplodere, ma poi manca qualcosa. E in un contesto come quello juventino, dove la pressione è altissima e l’obbligo è vincere, i margini di tolleranza si riducono drasticamente.
La Juventus però sembra voler rischiare. Forse perché crede che, in un ambiente diverso e con stimoli nuovi, il giocatore possa compiere quel salto che a Firenze non è mai davvero arrivato. Oppure perché sul mercato non ci sono tante alternative a costi sostenibili. Sta di fatto che l’idea Dodô è concreta, ma il giudizio degli addetti ai lavori è tutt’altro che unanime. E proprio per questo, ogni mossa in entrata dovrà essere calibrata con attenzione, perché l’obiettivo, adesso, non è più solo competere. È tornare a vincere. E per farlo servono giocatori che sappiano reggere il peso della maglia.
