Ultim'ora Sinner, fan gelati: la notizia è sconvolgente - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Ultim'ora Sinner, fan gelati: la notizia è sconvolgente - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Tutti hanno ormai capito che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz saranno i due punti di riferimento del tennis maschile almeno per i prossimi dieci anni.
Nonostante abbiano rispettivamente 23 e 22 anni, l’italiano e lo spagnolo hanno già creato una rivalità iconica e dato vita ad alcuni match destinati a rimanere nella storia di questo sport. Il riferimento è al pazzesco quarto di finale degli US Open 2022 – che proiettò entrambi in una nuova dimensione – senza dimenticare ovviamente l’epica finale del Roland Garros 2025 durata 5 ore e 29 minuti. La speranza degli appassionati è che i primi due giocatori al mondo si affrontino nella finale di Wimbledon domenica 13 luglio, ma entrambi devono ancora superare parecchi ostacoli e non possono concedersi distrazioni.
Il fuoriclasse spagnolo ha superato i primi due round con qualche difficoltà più del previsto e non ha avuto vita facile contro Jan‑Lennard Struff, mentre l’azzurro ha concesso le briciole al suo connazionale Luca Nardi all’esordio e all’australiano Aleksandar Vukic nel secondo turno. Quest’ultimo ha avuto la possibilità di affrontare Carlitos nell’edizione 2024 dei Championships e Sinner sul Centre Court. In conferenza stampa, gli è stato chiesto di sviscerare le principali differenze tra lo spagnolo e l’italiano: ne è emerso un ritratto chiaro delle due filosofie tennistiche, e la battaglia in campo riflette ormai due generazioni pronte allo scontro.
“Innanzitutto, bisogna ammettere che sono entrambi un paio di gradini sopra a tutti gli avversari. Alcaraz ti concede sicuramente più punti gratuiti, ha degli alti e bassi durante il match e puoi tirare un po’ il fiato in quei momenti. Sinner è semplicemente soffocante dall’inizio alla fine.” Così ha detto Aleksandar Vukic, l’australiano di origini montenegrine, dopo i due confronti diretti che ha avuto in carriera. Le parole di Vukic non lasciano molto spazio a fraintendimenti: Alcaraz offre respiro al rivale, concede pause, serrando i denti solo nei momenti decisivi. Sinner, invece, non molla mai, esercita pressione costante e non concede tregua con la stessa intensità dall’inizio alla fine. Su erba, dove il margine di errore è minimo, questa differenza può risultare decisiva.

Il paragone tra i due fenomeni è inevitabile. Alcaraz incarna lo slancio, l’estro e la possibilità di pausa; Sinner rappresenta la continuità, il pressing mentale e fisico. Questo tipo di confronto non ha precedenti tra generazioni: la staffetta tra i Big Three (Federer, Nadal, Djokovic) trova in loro due successori tanto brillanti quanto diversi. Il pubblico di Wimbledon attende con ancora più trepidazione i prossimi turni. Se la finale dovesse consacrare nuovamente uno scontro tra Alcaraz e Sinner, la cornice sarebbe già scritta: la battaglia tra l’estro e la freddezza che soffoca, lo stile che probabilmente farà la differenza sul Court centrale più prestigioso del tennis.
