Il calcio gli dice addio, era amatissimo anche in Nazionale (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Il calcio gli dice addio, era amatissimo anche in Nazionale (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Amato da compagni e tifosi con oltre 100 presenze in nazionale e ora il calcio gli dice addio: l’annuncio ha colto tutti di sorpresa.
Ci sono giocatori che non fanno rumore, ma che quando se ne vanno, il vuoto si sente eccome. Perché magari non sono stati sempre sotto i riflettori, però c’erano. Sempre. Affidabili, presenti, con quella costanza che fa la differenza in uno spogliatoio e sul campo.
Uno di quelli a cui l’allenatore si affida ad occhi chiusi e i tifosi vogliono bene, senza fare troppo chiasso. Ecco, stavolta il calcio saluta uno così. E a dirla tutta, è uno di quegli addii che fanno strano. Non perché sia improvviso, ma perché certi volti sembrano destinati a non sparire mai dai rettangoli di gioco.
Wayne Hennessey ha detto basta. Il portiere del Nottingham Forest e della nazionale gallese lascia il calcio giocato. A 37 anni, con alle spalle una carriera lunga, piena di chilometri e di parate che hanno fatto la storia del suo Paese. E se qualcuno pensa che sia solo un numero, basta ricordare che Hennessey ha collezionato ben 109 presenze con la maglia del Galles. Sì, 109. Non un dettaglio, ma un segno chiaro di quanto sia stato centrale, fondamentale, in un’epoca d’oro per il calcio gallese.

Infatti c’era anche lui in quella incredibile cavalcata dell’Europeo 2016, quando il Galles arrivò fino in semifinale facendo sognare una nazione intera. E non poteva mancare nemmeno ai Mondiali del 2022, a conferma di un legame che andava ben oltre il semplice ruolo in campo. Hennessey era uno di quelli che rappresentavano qualcosa. Un simbolo. Uno che metteva la faccia nei momenti complicati e che sapeva restare in silenzio quando era il momento di far parlare i fatti.
La sua carriera, tra l’altro, è stata tutt’altro che anonima anche nei club. Ha difeso a lungo i pali del Wolverhampton e del Crystal Palace, due realtà in cui ha lasciato un segno profondo. E anche se negli ultimi tempi ha giocato meno, ha sempre mantenuto un ruolo di spessore nello spogliatoio.
Non è un caso, infatti, che resterà nel mondo del calcio, entrando nello staff tecnico del Nottingham Forest guidato da Nuno Espirito Santo. Perché chi vive il calcio con la testa e con il cuore, difficilmente riesce a stare lontano a lungo. I tifosi gallesi, e non solo, lo salutano con affetto. Perché Hennessey non è stato solo un portiere, ma un punto fermo. Uno di quelli che non si dimenticano.
