Allarme Sinner-Alcaraz (www.glieroidelcalcio.com - X skarekkrow)
Allarme Sinner-Alcaraz (www.glieroidelcalcio.com - X skarekkrow)
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si preparano all’ennesimo torneo assolutamente decisivo, anche se fanno scattare un allarme.
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono i due grandi campioni del tennis attuale, i due pilastri sui quali poggia l’intero movimento internazionale.
Sono arrivati a raggiungere questo status con tanta fatica; sacrifici, sudore e talento li hanno portati esattamente dove si trovano adesso, e ormai gli appassionati e gli addetti ai lavori sono a dir poco abituati a vederli in finale a praticamente ogni torneo rilevante. In questo momento non sembra esserci qualcuno che effettivamente possa dire di poter tentare di contrastarli.
Comunque, al di là dell’impegno sul quadrato di gioco, essere nella posizione di Alcaraz e Sinner significa anche cercare di sensibilizzare su alcuni argomenti che effettivamente meritano una certa considerazione, ed è proprio quello che i due fuoriclasse hanno deciso di fare recentemente. Scopriamo di cosa si tratta nello specifico.
Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e la sensibilizzazione relativa ai social media. Durante la scorsa edizione degli US Open, per esempio, Sinner ha fatto proprio riferimento a questa problematica. Secondo lui, “è chiaro che i social network hanno un lato positivo, ma anche un lato oscuro. La verità è che cerco di passare meno tempo possibile sui social. L’importante è avere una famiglia che ti conosca bene e che ti mostri in ogni momento i veri valori di cui hai bisogno”.

Secondo l’altoatesino, quando sei giovane ti preoccupi molto della tua reputazione e tutto quello che dicono ti sembra importante. Ragion per cui, ha consigliato a tutti gli atleti di avere accanto persone che li amano e li apprezzano per quello che esattamente sono. Se l’italiano non ha utilizzato giri di parole, non è stato particolarmente da meno Alcaraz. In un’intervista recente al Financial Times, ha affermato che utilizza molto i social media, e “non è un ambiente molto bello, per non dire orribile. Sono diventati uno strumento di lavoro importante, ma a livello personale è un mondo orribile. Alla fine, non c’e niente di reale”.
Secondo il campione del Roland Garros, le persone mostrano una vita che non è veramente la loro, un volto che non è il loro. Inoltre, “molte persone possono entrare in contatto con te con un semplice commento e ferirti. Penso che non ci sia arma peggiore delle parole”. La posizione di entrambi, a riguardo, appare piuttosto chiara.
