Lutto in Serie A (www.glieroidelcalcio.com)
Lutto in Serie A (www.glieroidelcalcio.com)
Quanto accaduto di recente ha lasciato senza parole veramente un sacco di persone: lutto durissimo da digerire.
Il calcio è uno sport tanto emozionante quanto divertente, capace di regalare enormi gioie a chi lo segue e al contempo amareggaire gli stessi tifosi e appassionati a causa di una particolare sconfitta. Fa parte del gioco delle parti, certo, ed è proprio questa incertezza a rendere tale disciplina così amata e seguita.
Non sapere come potrebbero andare le cose da un momento all’altro è ciò che rende il calcio così seguito e amato. In particolar modo la Serie A, che ha fra le altre cose il merito di essere stata spesso e volentieri circondata da grandissimi campioni.
Anche se, però, proprio il calcio italiano di rilievo non sta passando ore affatto semplici. Nelle ultime ore è scomparsa una persona che significava molto proprio per il nostro movimento, sia in passato che nel presente. Parliamo, come vedremo, di una perdita davvero pesante.
Colui di cui abbiamo deciso di parlarvi è Liberato Esposito, che ha perso la vita a 79 anni. Fra gli arbitri più importanti mai avuti dalla Campania, ha diretto sette partite di Serie A fra il 1983 e il 1985. Ha diretto anche alcune partite del Napoli di Diego Armando Maradona, pur se soltanto in amichevole, e faceva parte della sezione di Torre del Greco.

Ad ogni modo, parliamo di una vera e propria figura di riferimento all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri, capace di raggiungere risultati eccezionali anche in qualità di dirigente, agendo prima da vice commissario della CAN D e della CAN C, e poi dal 1995 al 2000 è stato Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Campania, mentre dal 2001 al 2006 ha rioperto la carica di componente del comitato nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri. Nel 2021 è stato nominato dirigente benemerito dell’AIA.
Il Presidente di quest’ultima, Antonio Zappi, lo ha definito come un esempio di eleganza e di stile associativo e istituzionale, perché era sempre cordiale, sorridente e rispettoso, senza avere mai una parola fuori posto, “un senso di appartenenza ed amore per l’AIA di un grande nostro Dirigente Benemerito il cui ricordo andrà tramandato alle future generazioni”. Si tratta sicuramente di un lutto difficile da mandare giù per chiunque abbia mai conosciuto Liberato Esposito nella sfera privata come in quella professionale. Sicuramente si tratta di una perdita rilevante per tutto il calcio italiano, soprattutto per il movimento degli arbitri.
