CALCIONEWS24.COM – Il 2 gennaio 1892 nasce a Verona Edoardo Agnelli, figlio di Giovanni e fautore del più longevo sodalizio imprenditoriale-sportivo d’Italia.
La dinastia degli Agnelli e la storia dell’Italia sono legate a doppio filo a partire dall’inizio del XX Secolo. Giovanni Agnelli, fondatore insieme ad alcuni soci del marchio automobilistico Fiat, è diventato uno degli uomini più influenti della prima metà del ‘900. Tuttavia, è grazie al figlio Edoardo, nato il 2 gennaio 1892 a Verona, che la dimensione imprenditoriale della famiglia e il mondo sportivo si fondono.
Sarà l’inizio di un legame destinato a passare la storia. Il primo sodalizio imprenditoriale-sportivo in Italia porterà gli Agnelli ad acquistare la seconda società calcistica più antica del paese, la Juventus, il 24 luglio 1923. Sotto la presidenza di Edoardo, Gianni, Umberto e Andrea, la storia bianconera sarà costellata di successi e trionfi in territorio nazionale e internazionale. Ma Edoardo, grazie alle solide basi su cui ha costruito questa storia, merita sicuramente il riconoscimento più grande.
Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, Edoardo viaggia in tutto il mondo per arricchire la propria cultura in campo industriale, visti gli onori e gli oneri che il suo nome gli conferirà nell’ambito dell’azienda di famiglia, di cui sarà vicepresidente. Data la sua passione per lo sport e la simpatia verso il Foot-Ball Club Juventus, decide di investire seriamente sulla società per portarla ai suoi massimi livelli. Sotto la sua presidenza, i bianconeri ingaggeranno il primo allenatore professionista, l’ungherese Jeno Karoly e conquisteranno la bellezza di 6 Scudetti tra il 1923 e il 1935, anno della sua prematura scomparsa. Il primo titolo dell’era Agnelli arriva nella stagione 1925-26, cui fa seguito il famoso Quinquennio d’oro tra il 1930 e il 1935 unito al raggiungimento delle semifinali di Coppa dell’Europa Centrale per quattro anni di fila. Molti giocatori formarono il nucleo della nazionale italiana vincitrice nella Coppa Internazionale e nel Mondiale del 1934.
Il progetto di Edorardo verrà supportato anche dopo la sua morte, con Gianni e Umberto che assumeranno il controllo della società a partire dal secondo dopoguerra e che confermeranno i bianconeri come una delle squadre più importanti del panorama calcistico internazionale.
