L'addio al Napoli scatena la polemica sui social (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
L'addio al Napoli scatena la polemica sui social (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Il Napoli di Antonio Conte resta la squadra da battere in Serie A, ma l’addio improvviso scuote i tifosi azzurri.
La nuova stagione del Napoli parte con la consapevolezza di essere ancora la regina d’Italia. Antonio Conte ha riportato lo scudetto sotto il Vesuvio. Si tratta del quarto scudetto a distanza di qualche anno. Una squadra forte e vincente che pone le basi per un lungo ciclo. Un addio improvviso, però, scuote i tifosi.
La squadra, nel complesso, è rimasta competitiva e agli occhi di molti resta senza ombra di dubbio la formazione da battere. Però, tra addii inaspettati e polemiche interne, qualcosa non fila come dovrebbe.
Mentre sul campo si lavora per consolidare un gruppo già rodato, fuori dal rettangolo verde si è aperto un fronte. Nessuno se lo aspettava e che ha fatto parecchio discutere. Non si tratta di una questione tecnica o di mercato, ma di un cambiamento che tocca il cuore della passione dei tifosi: lo stadio Diego Armando Maradona. In particolare, lo speaker storico del club, Decibel Bellini, non sarà più la voce ufficiale delle partite casalinghe del Napoli.
Un addio che ha fatto rumore, perché Bellini da anni era diventato molto più di una semplice voce al microfono. La sua carica, il suo modo di interpretare i cori e di coinvolgere il pubblico lo avevano reso parte integrante delle giornate allo stadio. Un punto di riferimento per i tifosi, tanto che il suo congedo non è stato accolto con indifferenza ma ha scatenato polemiche e prese di posizione forti, soprattutto sui social.

Il club ha deciso di voltare pagina. Affidando la gestione della direzione artistica del match day ai Golden Boys, la società legata al rapper napoletano Geolier. Una scelta che ha subito diviso il pubblico: da un lato la curiosità di vedere uno stile più moderno e vicino al linguaggio delle nuove generazioni, dall’altro la nostalgia per una figura che, a suo modo, incarnava la tradizione del tifo partenopeo.
La polemica si è fatta talmente ampia da spingere Geolier a rompere il silenzio. Con un messaggio chiaro, l’artista sottolinea che la decisione di sollevare dall’incarico Decibel Bellini non è centra con lui e la sua società, ma esclusivamente dal Calcio Napoli. “Ci tengo a sottolineare – ha dichiarato – che la decisione di sollevare l’incarico a Decibel Bellini è stata presa dal club e che la Golden Boys non c’entra niente”. Parole che provano a riportare equilibrio, ma che non hanno placato del tutto le discussioni.
Dopo qualche ora, infatti, lo stesso Geolier ha tentato di ricucire lo strappo ipotizzando una collaborazione con Decibel Bellini, scelta che la società non ha condiviso. Per quete motivazioni con un comunicato ufficiale Geolier ha interrotto il rapporto (del resto mai iniziato) tra i Golden Boys e la società Calcio Napoli.
Per il Napoli, questa vicenda rappresenta un piccolo ma significativo scossone in un momento in cui servirebbe soltanto compattezza. Conte ha bisogno di un ambiente unito per difendere il titolo e puntare a ripetersi, però queste polemiche dimostrano quanto il legame tra la squadra, la società e il pubblico sia delicato. Lo scudetto ha restituito orgoglio e prestigio, ma il calcio non vive solo di vittorie sul campo: conta anche la passione sugli spalti, e lì ogni dettaglio può fare la differenza.
